Chiesa

La traduzione della terza edizione tipica latina del Messale Romano. È uno dei temi principali dell'assemblea generale straordinaria della Cei, che si apre oggi in Vaticano. "Non si tratta di una nuova riforma del Messale", precisa al Sir don Luigi Girardi, preside dell'Istituto di teologia pastorale di Padova: "Su alcuni punti particolarmente delicati - ad esempio, una diversa traduzione di alcune espressioni nel Padre Nostro o nel Gloria a Dio - dovremo aspettare la conclusione dei lavori dei vescovi, fino alla promulgazione del Messale"

“Grande speranza e soddisfazione” ma soprattutto “stima e ammirazione per il coraggio dei giudici” che hanno assolto Asia Bibi: a parlare è Paul Bhatti, medico e fratello di Shahbaz Bhatti, il ministro per le minoranze religiose ucciso nel 2011 in Pakistan a causa del suo impegno di denuncia delle ingiustizie provocate dalla legge antiblasfemia. Ora si attende la liberazione dal carcere di Multan e il trasferimento insieme alla famiglia in un luogo sicuro. E si fa più probabile la voce di una futura visita di Papa Francesco in Pakistan. Si parla di 400/500 persone in carcere a causa della legge sulla blasfemia, musulmani compresi.

Cristiani nel mirino in Egitto. Oggi un bus di pellegrini copto-ortodossi di ritorno dal monastero copto di San Samuele il Confessore, è stato attaccato da terroristi. Il bilancio non ancora confermato parla di di almeno 10 morti e 15 feriti. Un episodio analogo era accaduto a maggio del 2017, sempre contro pellegrini, e sempre sulla stessa strada. La condanna del nunzio apostolico in Egitto, mons. Bruno Musarò, del Consiglio mondiale delle Chiese e dell'Ue.

Trent’anni rappresentano, certamente, un bel traguardo, ma non sono e non devono essere considerati un punto d’arrivo. Continuate a svolgere il vostro impegno cercando sempre quella stessa novità con cui i padri fondatori hanno pensato e, poi, dato forma a un progetto unico nel suo genere: uno strumento d’informazione che colleghi il territorio italiano, rappresentato dai settimanali diocesani, al centro e che, nello stesso tempo, ritorni dal centro al territorio proprio con le testate delle diocesi. Siete stati fautori di comunione nell’informazione, sia ecclesiale sia socio-culturale. Continuate ad esserlo!

Tre parti, 12 capitoli, 167 paragrafi, 60 pagine: così si presenta il Documento finale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Il testo è stato approvato nel pomeriggio del 27 ottobre nell’Aula del Sinodo. Il Documento è stato consegnato nelle mani del Papa che ne ha, poi, autorizzato la pubblicazione.

Dirò con tutto il cuore la messa per le galline della signora anziana, proprio perché è un servizio alla vita, alla sua vita. Ed io come pastore, celebrando una messa secondo l’intenzione della donna, ho servito alla vita di lei e della sua famiglia. Ho conservato quel foglio e l’ho messo davanti al mio laptop per averlo davanti agli occhi, perché nel mentre il pc mi fa entrare in un mondo virtuale, a volte alienante e frustrante, quel foglio semplice scritto in albanese grezzo, mi fa scendere nella vita concreta e mi ricorda che appartengo alla terra.

Il programma, nato dalla collaborazione tra il Dicastero per la comunicazione della Santa Sede e l'emittente della Cei come avvenuto lo scorso anno per "Padre Nostro", è strutturato in undici puntate, nel corso delle quali don Marco incontra noti personaggi laici del mondo della cultura e dello spettacolo. Ogni puntata è aperta dalle parole del Papa; l’intervista integrale di don Marco a Francesco verrà trasmessa domenica 23 dicembre in prima serata

L'incontro nell'Aula Paolo VI durante il quarto giorno del Sinodo dei Vescovi sui "Giovani, la fede e il discernimento vocazionale". Sul mondo digitale: “Se i media, se l’uso del web ti porta fuori dalla concretezza, ti fa liquido, taglialo”. Sull'accoglienza: "abbraccio, dialogo, amore, porte aperte". 

Primo briefing del Sinodo dei giovani in Sala Stampa per fare il punto sui primi due incontri dell’Assemblea ordinaria dei Vescovi. Diverse le tematiche affrontate, tra le più emergenti l’ascolto, la sfera sessuale, la passione.

Il comunicato finale del Consiglio permanente della CEI svoltosi a Roma dal 24 al 26 settembre

S.E.R. Mons. Luigi Renzo, Vescovo di Mileto - Nicotera - Tropea: Membro della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali

S.E.R. Mons. Francesco Milito, Vescovo di Oppido Mamertina - Palmi: Presidente dell’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI) 

Dott. Pino Fabiano: Membro del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Migrantes

Dedicato al tema dell’acqua il messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della IV Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. “Custodire ogni giorno questo bene inestimabile - scrive - rappresenta oggi una responsabilità ineludibile, una vera e propria sfida”. “Non possiamo permettere che i mari e gli oceani si riempiano di distese inerti di plastica galleggiante. Anche per questa emergenza siamo chiamati a impegnarci, con mentalità attiva, pregando come se tutto dipendesse dalla Provvidenza divina e operando come se tutto dipendesse da noi”.

La Chiesa cattolica segue con interesse l’incontro tra i Patriarchi di Mosca e Costantinopoli che si terrà al Fanar domani (31 agosto). Mons. Piero Coda, della Commissione mista internazionale per il dialogo, chiarisce: “L’obiettivo che guida la ‘politica’ ecumenica della Chiesa cattolica è l’opposto di quel ‘divide et impera’ che potrebbe puntare a trarre vantaggio dalle difficoltà e divisioni tra i propri interlocutori. È, piuttosto, la logica dell’attesa, della pazienza, del sostegno gratuito e indiscriminato, della speranza che nasce dalla fede in Gesù, il principe della pace”.

Il Vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, interviene, in qualità di delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per le migrazioni, sulla vicenda della nave Diciotti, l'imbarcazione della Guardia Costiera, con a bordo 150 migranti, attraccata da giorni al porto di Catania.

Accolti nelle parrocchie, nelle comunità, si sono integrati e con i giovani italiani. A Roma c'erano anche loro, segno di una Chiesa che, magari senza clamore, accoglie e fa sentire tutti a casa. 

Francesco e i 60 mila del Circo Massimo si sono guardati negli occhi e si sono confrontati. Insieme, per una Chiesa secondo il sogno di Dio.