Diocesi
Il messaggio di mons. Nolè per la Paqua: “Gioia mia, Cristo, è risorto”
Le parole d'augurio per le festività pasquali che il nostro Arcivescovo ha voluto inviare alla diocesi attraverso le nostre colonne.
“ Mors et vita duello conflixere mirando: Dux Vitae mortuus, regnat vivus. (morte e Vita si sono affrontate in uno straordinario duello, il Signore della vita era morto, ora regna vivo!)
E’ la sequenza di Pasqua che celebra la vittoria di Cristo risorto sulla morte e sul peccato, sulla cattiveria e sulla violenza, sull’odio e sulla malvagità, donando la sua vita, innocente, con amore immenso e misericordioso, per dare all’uomo di tutti i tempi, se unito a Lui, la possibilità della vittoria perenne! E’ un duello che si perpetua nei secoli, che passa attraverso le scelte quotidiane, di noi battezzati e consacrati, consapevoli che solo se innestati in Lui come i tralci alla vite, anche noi, come ci assicura S. Paolo, ‘saremo più che vincitori, grazie a Colui che ci ha amati e ha dato se stesso per noi’.
In questo combattimento quotidiano, noi suoi discepoli e ministri, siamo chiamati a fare delle scelte chiare e decisive per noi e per la Chiesa. Siamo chiamati a tradurre la fede in amore, in concreti gesti di affetto e di speranza.
Siamo chiamati a dire, pur con le nostre debolezze e i nostri limiti, da che parte stiamo e cosa scegliamo:
Tra la vita e la morte
Tra la verità e la menzogna
Tra la mitezza e la violenza
Tra la generosità e l’egoismo
Tra il perdono e la condanna
Tra la condivisione e l’indifferenza
Tra la fedeltà e il tradimento
Tra la comunione e la divisione
Tra la vita buona del Vangelo e la malavita
Tra il volontariato organizzato e la delinquenza organizzata
E così via, in un duello che possiamo aggiornare continuamente, secondo l’esperienza che viviamo ogni giorno.
Se scegliamo Cristo, scegliamo la vita, l’amore, il perdono, la misericordia e la felicità per sempre, perché anche dove regna la morte e la violenza, il peccato e le tenebre, Gesù risorge il terzo giorno e non muore più. Ecco la Pasqua che auguro e che vorrei vivere con voi, carissimi amici cristiani e lettori di Parole di Vita, affinché anche noi con il Signore Gesù, possiamo passare dalla morte alla vita, dal peccato alla grazia, dal dolore e dalla passione alla gioia della risurrezione., perché solo il dono della Pasqua, vissuto nella fede, ci permette di rinascere ogni giorno, di ricostruire ogni giorno lanostra vita, perché sia sempre più conforme al bene, alla bellezza, all’amore. E così il mattino di Pasqua, come era usanza tra i pellegrini russi, poterci dire l’un l’altro, magari all’interno della famiglia o con gli amici che incontriamo : “ Gioia mia, Cristo è risorto!” e rimane con noi per sempre, sino alla fine del mondo, come Egli stesso ci ha promesso, salendo al Padre..