Chiesa
170 anni fa il dogma dell’Immacolata: tra senso della fede e Magistero infallibile
Papa Pio IX proclamò solennemente che Maria Santissima è stata concepita senza peccato originale. Ma la fede della Chiesa l’ha sempre creduta così
Quest’anno ricorrono i 170 anni della costituzione apostolica “Ineffabilis Deus”, con la quale papa Pio IX, nel 1854, rendeva la “dichiarazione dogmatica dell’Immacolato concepimento della B.V. Maria”.
La Chiesa ha affermato e dichiarato solennemente, e il Papa impegnato la sua infallibilità, che Maria Santissima, la madre di Dio, è stata concepita senza peccato originale.
Tale dogma è pertanto contenuto nel deposito della divina rivelazione, per cui è verità divinamente rivelata, così come interpretata in via mediata ma autorevole dalla Chiesa. La fede nell’Immacolata concezione di Maria gode peraltro di una virtù straordinaria, perché – se è vero che il dogma è stato pronunciato nel 1854 – è altrettanto vero che la coscienza dell’immunità dai peccati della madre di Dio è sempre stata viva e certa tra i fedeli. Il dogma dell’Immacolata è quindi preceduto dal sensus fidei, ovvero dalla capacità che tutti i fedeli hanno di interpretare e comprendere le verità di fede, tanto da essere, insieme, infallibili in credendo, in virtù dell’Unione battesimale, che è sacerdotale, profetica e regale.
Val la pena, dato l’anniversario della proclamazione del dogma, disegnare in via schematica alcuni passaggi fondamentali della Ineffabilis Deus.
1) Dio ha da sempre disposto l’incarnazione del Verbo.
2) Il Verbo aveva bisogno di una Madre.
3) Dio ricolmò la Madre dell’abbondanza dei doni celesti.
4) Era conveniente che Maria risplendesse dei fulgori della santità più perfetta.
In conseguenza di ciò: Maria doveva essere immune da peccato.
Difatti “a essa Dio Padre aveva disposto di dare l’unigenito suo Figlio” per opera dello Spirito Santo. Tale ultimo richiamo assicura che quello dell’Immacolata, tanto tale perché “piena di grazia”, è un dono trinitario.
In sintesi.
Nella proclamazione solenne, papa Pio IX evidenziava che “la Chiesa cattolica ha sempre ritenuto come divinamente rivelata” e come “contenuta nel deposito della celeste rivelazione questa dottrina circa l’innocenza originaria”.