25 marzo: DANTEDÍ … a metà

Il Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, nel 2021, ha avviato i suoi lavori e sta cominciando a raccogliere le proposte di progetto che associazioni, enti locali, musei, istituti e realtà culturali, intendono promuovere per ricordare questa importante ricorrenza.

“Dante è la nostra identità”. Così si esprime Severino Colombo evidenziando l’ importanza che riveste il 25 Marzo, data che il governo italiano ha scelto come il Dantedí: una “giornata per Dante”. Numerose le iniziative programmate per questa ricorrenza, purtroppo alcune annullate, altre posticipate, per via dell’emergenza Coronavirus che stiamo vivendo. Da diversi mesi, prima occasionalmente, poi più stabilmente, ho iniziato una proficua collaborazione con la “Società Dante Alighieri”, fondata da Giosuè Carducci, sollecitato dalla Presidente Maria Cristina Parise Martirano e da altri eminenti iscritti. Inoltre, il Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, nel 2021, ha avviato i suoi lavori e sta cominciando a raccogliere le proposte di progetto che associazioni, enti locali, musei, istituti e realtà culturali, intendono promuovere per ricordare questa importante ricorrenza. Insomma, Dante sia l’ orgoglio di tutti, poiché, come il nostro Inno di Mameli – che sempre trascina e commuove – è un simbolo di Unità Nazionale. A questo si aggiunge un altro nobile elemento valido, per noi calabresi, per celebrare Dante, e consiste nell’importanza che il pensiero di Gioacchino da Fiore riveste  nella Divina Commedia e non solo. L’ opera dantesca ha, poi, anche un valore catechetico. Il viaggio di Dante è, in qualche modo, il cammino di ciascun cristiano che vuole congiungersi a Dio, ed il veicolo più bello è la Vergine Maria. In appendice vorrei presentare, come elemento caratteristico di questo breve scritto, delle immagini di tre “operette” realizzate  a mano dalla Presidente della “Società Dante Alighieri – Sezione di Cosenza” Prof.ssa Maria Cristina Parise Martirano che raffigurano Dante, Virgilio e la Vergine Maria.