Diocesi
Il volto giovane della Chiesa al Santissimo Crocifisso
Nel Santuario cosentino il giubileo dei ragazzi. Centinaia di piccoli dalle parrocchie della diocesi per una festa speciale, alla scuola della misericordia. Guarda le foto
Centinaia di giovanissimi hanno letteralmente invaso il Santuario del Santissimo Crocifisso della Riforma per il Giubileo dei ragazzi. Una vera e propria festa alla scuola della misericordia, cui hanno partecipato bambini e adolescenti delle parrocchie della nostra diocesi, guidate dai loro sacerdoti. Un pomeriggio di gioia tra musiche, balli e canti, tra mascherine e colori, striscioni e segni tutti particolari. Al centro del pomeriggio, iniziato in piazza Riforma con alcuni bans, proprio le opere di misericordia corporali e spirituali, il cui compimento è la vera cartina tornasole del Giubileo straordinario della misericordia voluto da papa Francesco.
Così, in processione fino al Santuario diocesano, i partecipanti hanno varcato la Porta della misericordia del Crocifisso, di fianco alla quale era stato apposto lo striscione: “Porta la misericordia”. E i giovani hanno portato i loro cuori e il proprio entusiasmo per vivere una giornata con Gesù. Una celebrazione giubilare che ha avuto nelle associazioni laicali che più stanno a contatto con i piccoli i loro organizzatori. Azione Cattolica, Scout, Missio Giovani (gli animatori hanno indossato le magliettine con il logo dell’associazione), tutti insieme per dare un vero e proprio segno di speranza. La speranza che parte dai giovani, e dai bimbi che sanno riempire della loro gioia la chiesa. Troppo piccola per contenerli tutti. Sono arrivati da ogni parte della nostra diocesi con il loro carico di entusiasmo. E, guidati dai vari animatori che li hanno accompagnati e, peri più piccoli, presi per mano, hanno fatto un vero e proprio percorso dentro la misericordia.
Per fare esperienza di Giubileo, non solo le attività, coordinate dalla caratteristica “lady Giubileo”, ma anche l’adempimento di tutte quelle condizioni che la Chiesa propone per acquistare l’indulgenza plenaria, e farsi abbracciare dalla misericordia di Dio. A guidare la celebrazione, il padre provinciale dei frati Cappuccini, padre Giovanbattista Urso, che ha portato i piccoli dentro il cuore del Padre, con la professione della fede e le preghiere per il Papa. Al centro della vita, sin dalla tenera età, l’incontro con Gesù, “lo zucchero della nostra vita”, quello che dà realmente sapore alla nostra storia. Ad ogni angolo del Santuario, diversi sacerdoti hanno confessato, raccogliendo le confidenze al Signore di tanti ragazzi, e degli adulti con loro. Poi la festa finale, con un momento di agape fraterna. Quando ormai è notte fonda, il quartiere della Riforma si riempie ancora di gruppi di piccolissimi in festa. In fondo, il Giubileo dei ragazzi è stata una festa per tutti.