Diocesi
Il Corpus Domini. Mons. Nolè: “l’Eucarestia per essere fedeli”
L'Arcivescovo ha presieduto la processione del Corpus per le vie della città. Nell'omelia, l'invito a seguire la via del Vangelo.
Il Popolo di Dio di Cosenza ha celebrato il Corpus Domini. Le vie della città hanno accolto il passaggio del Corpo di Cristo nell’ostensorio, per la solenne processione annuale. Il passaggio del Santissimo Sacramento, seguito da centinaia di fedeli, è stato preceduto dalla celebrazione dell’Eucarestia nella parrocchia di Santa teresa, presieduta da monsignor Nolè insieme al capitolo metropolitano. Alla Messa presenti anche dodici bambini che in questa solennità hanno fatto la prima comunione. L’offerta del pane e del vino, “della vita e della morte” del Signore, sono stati brevemente richiamzti dal Vescovo in una brevissima riflessione durante la celebrazione. Poi, ha avuto luogo la processione durante la quale sono stati meditati alcuni brani sull’Eucarestia. A precedere il passaggio del Sacramento, come da tradizione, il piccolo lancio dei fiori per le strade, a fare da tappeto al Signore. Un’altra caratteristica che rimane, così come la grande devozione dei cosentini verso il Corpo di Cristo. Dopo la proclamazione del Vangelo del giorno, in piazza Loreto, monsignor Nolè ha esortato i fedeli sull’importanza della processione eucaristica. “Dovrebbe essere l’unica processione, perché qui portiamo Gesù stesso, però siccome abbiamo bisogno di toccare, ma anche di far festa, facciamo altre processioni”. Il centro, però, è il Signore. E il Signore è il fedele, nonostante i nostri tradimenti e le nostre debolezze. “Solo con l’Eucarestia possiamo essere fedeli, e con la forza dello Spirito Santo. Ma la fedeltà richiede coerenza, richiede umiltà. Solo chi è umile riesce a essere fedele”. Tutto, però, parte dall’Eucarestia, da una presenza che è medicina dell’anima, perché “i cristiani sono l’anima del mondo” e se “essere cristiani non è facile e richiede fatica”, allora fidarsi di Dio diventa necessario. Per tutti, “per le famiglie, per i catechisti, per me Vescovo”, impegnati tutti a portare il Vangelo. “Solo così potremo far rivivere l’amore di Dio nella Chiesa, nella famiglia, nella società”