Ecco il rito di inizio del ministero pastorale di monsignor Nolè

Vediamo i passaggi che portano all'insediamento di monsignor Nolè sulla Cattedra di Cosenza. diversi i gesti significativi previsti dalla liturgia.

E’ ricco e carico di significati il rito religioso che accompagna l’inizio del ministero pastorale di monsignor Francesco Nolé. il libretto della celebrazione, che in copertina reca la suggestiva immagine della Stauroteca, una delle reliquie più insigni della diocesi bruzia, spiega passo per passo i vari momenti della liturgia che porta il nuovo Pastore alla Cattedra nella chiesa madre cosentina.

La celebrazione viene introitata con una lunga e solenne processione verso la Cattedrale mentre il Coro diocesano e l’assemblea intonato le Laudes Regiae, che dicono il maestoso “Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat”. Successivamente, salmodiate con il canto processionale, vengono cantate le litanie dei santi.

I ministri entrano in Cattedrale, e il nuovo Arcivescovo riceve il saluto del Capitolo Metropolitano. giunto oltre la porta d’ingresso, mons. Nolé è accolto dal parroco – rettore della Cattedrale il quale gli presenta l’immagine del crocifisso da baciare. L’Arcivescovo, dunque, entra in chiesa aspergendo i fedeli presenti. Arrivato sul presbiterio, mons. Nolé prende posto sulla sedia preparata davanti all’altare e l’amministratore apostolico, monsignor Salvatore Nunnari, inizierà la celebrazione con l’ammonizione trinitaria: “la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con te, nostro fratello Francesco, guida e pastore di questa Chiesa, e con tutti voi”. Monsignor Nunnari dunque saluta l’Arcivescovo con a nome dell’intera comunità ecclesiale.

Successivamente monsignor Nolè consegna al Cancelliere la Lettera apostolica con la quale papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo di Cosenza – Bisignano. Il Cancelliere, prima di procedere alla lettura, la mostra al Collegio dei Consultori e all’assemblea. Al termine della lettura, che in questo caso avviene in italiano, pur essendo la bolla papale in latino, l’Amministratore apostolico annunzia all’assemblea riunita l’insediamento del nuovo Vescovo: “Fratelli e sorelle in Cristo, per grazia di Dio e designazione della Sede Apostolica, da questo momento il vescovo, Mons. Francesco Nolé, è pastore della santa Chiesa di Cosenza – Bisignano e metropolita della provincia ecclesiastica”. L’Arcivescovo Nolè, indossata allora la mitria e ricevuto il pastorale, sale alla Cattedra e siede, mentre il coro canta: “Io sono il buon pastore, alleluia: conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me, alleluia, alleluia”.

Il momento successivo è definito “obbedienza e reverenza” con l’accesso alla Cattedra dei rappresentanti del clero e delle varie realtà ecclesiali della diocesi per rendere omaggio al nuovo Arcivescovo. Il Cancelliere redige il verbale che viene sottoscritto dall’Arcivescovo e da alcuni presenti. dopo la firma del verbale, il cancelliere lo legge all’assemblea.

Terminato l’atto canonico della presa di possesso, l’arcivescovo discende dalla Cattedra, venera l’altare e lo incensa, mentre il coro e l’assemblea cantano l’ “Ecce sacerdos”. Solo allora può iniziare la celebrazione eucaristica con il Segno della Croce, il saluto iniziale e l’atto penitenziale, la cui formula esprime particolarmente l’evento in corso e l’intensità del primo incontro tra il nuovo Pastore e la Chiesa cosentina.

La celebrazione prosegue in maniera normale. Dopo i riti di comunione viene compiuto un atto di affidamento alla Madonna del Pilerio, patrona dell’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano e la stessa immagine della Vergine viene incensata. Segue la solenne benedizione papale impartita da monsignor Francesco Nolè.