Caritas Cosenza presenta il teatro sociale “I Care”

Domenica 12 maggio alle 18.00 presso l’Auditorium Giovanni Paolo II di Rende una compagnia di giovanissimi e meno giovani operatori Caritas, diretta da Luca di Pierno e Teresa Nardi, porterà in scena un inedito soggetto di bullismo liberamente ispirato all'eperienza di Don Lorenzo Milani.

La Caritas Diocesana attraverso il Laboratorio di Teatro Sociale presenta “I Care”, azioni di Teatro dell’Oppresso e Reading. Domenica 12 maggio alle 18.00 presso l’Auditorium Giovanni Paolo II di Rende una compagnia di giovanissimi e meno giovani operatori Caritas, diretta da Luca di Pierno e Teresa Nardi, porterà in scena un inedito soggetto di bullismo liberamente ispirato all’eperienza di Don Lorenzo Milani. Maturata nella sperimentazione del gioco di ruoli e nel personale percorso di conoscenza di sé, l’azione teatrale condurrà gli spettatori in un viaggio di eplorazione dell’invisibile mondo degli ultimi dagli anni 60 del Novecento ad oggi. Il Reading proporrà alcune pagine scelte di scritti di Don Milani e inedite storie di oppressione. Vision Caritas e temi dell’advocacy si rincorrono per catalizzare l’attenzione degli spettatori su possibili cammini di costruzione di  una coscienza solidale e responsabile. Promozione dei più fragili, giustizia sociale e difesa degli ultimi sono al centro, con l’obiettivo di fornire uno stimolo importante al prendersi cura, a un impegno sociale illuminato dal Vangelo. “I Care” si inserisce nel cartellone di Generazioni Festival (dal 9 al 12 maggio presso il Palacultura di Rende) e nel Programma Regionale “Calabria Terra di Pace e Fratellanza” cui la Caritas Diocesana ha aderito, grazie ai suoi progetti di giustizia, pace e custodia del Creato per l’anno 2023. È la giusta cornice per un intrattenimento che vuole restituire l’esito di un lavoro che coniuga sperimentazione di modalità nuove di animazione della comunità alla testimonianza della carità, approfondimento del Goal 16 dell’agenda ONU 2030 e centralità di valori umani. Attraverso il Teatro dell’Oppresso, Teatro Immagine, Teatro Forum, il Reading Teatrale gli spettatori si avvicineranno al delicato mondo della negazione dei diritti, della povertà educativa, dell’oppressione e si sperimenteranno in possibili reti di fronteggiamento. Il Teatro sociale, con la sua capacità di mette insieme comunità e integrazione, azione per la gente e con la gente, sensibilizzazione alle tematiche sociali e bellezza che nutre l’anima ha gia attivato, in fase di laboratorio, quel motore artistico presente in ognuno. Ha stimolato un coinvolgimento personale, tale da pervenire a una rivisitazione moderna del pensierio di Don Milani e confermato la rivendicazione di una società più a misura d’uomo, spingendo verso un cambiamento di paradigma nel servizio con e a partire dagli ultimi.

 * Vicedirettrice Caritas Cosenza – Bisignano