Nesi (Agesci Passo del Pellegrino): “La Route di Verona esperienza di bellezza”

Un momento atteso per l'intero anno, durante il quale le comunità Agesci della nostra diocesi si sono preparate con momenti di riflessione e di preghiera. 

I tanti giovani cosentini Agesci che hanno partecipato dal 22 al 25 agosto alla Route nazionale delle comunità capi sono tornati a casa con la valigia e il cuore pieni. Una bellissima esperienza quella vissuta dai capi scout della nostra diocesi a Verona, dove si sono incontrati con altri 18.000 scout di tutta Italia.

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“La zona Passo del pellegrino ha partecipato alla Route nazionale di Verona con 12 gruppi presenti in zona. Hanno partecipato 11 comunità capi con un totale di 71, formati da 66 capi e 5 assistenti ecclesiastici”. Lo evidenzia Pino Nesi, responsabile di zona Agesci, di ritorno dall’esperienza veneta della Route nazionale, alla quale hanno partecipato 18.000 capi provenienti da tutta Italia. Nesi ha condiviso il pensiero con l’altra responsabile di zona, Gilda Miceli. “Vorrei raccontare la bellezza di aver visto tanti capi giovani, che significa avere un futuro per l’associazione e una attenzione concreta verso il prossimo”, rileva Nesi, che ha ancora nel cuore “l’invasione festosa e gioiosa di Verona”. “Il nostro passaggio – ha proseguito – ha lasciato una traccia perché ci siamo confrontati con altre persone impegnate nel sociale. Abbiamo fatto servizio in luoghi di Verona, dando il nsotro contributo sporcandoci le mani”. La Route nazionale, per Nesi, è stata anche l’occasione per vivere e riaffeemare “la bellezza del metodo scout. È bellissimo vedere capi di diversa età, anche con difficoltà a deambulare, fare dei sacrifici per poter fare del bene agli altri”.Da qui la certezza: “Siamo noi i primi a essere testimoni di un metodo e di una esperienza di vita che è unica”. Una esperienza che anzitutto si dà con l’esempio, come additato ai Capi dal card. Zuppi, presidente della CEI. “I capi scout dobbiamo fare e non parlare. Questa la nostra esperienza da trasmettere ai ragazzi”.

LA ROUTE UN MOMENTO ATTESO TUTTO L’ANNO

Un momento atteso per l’intero anno, durante il quale le comunità Agesci della nostra diocesi si sono preparate con momenti di riflessione e di preghiera. 

“In pieno stile scout ci siamo sporcati le mani, messi in cammino e relazionati con capi, ospiti, relatori e istituzioni per capire cosa genera oggi felicità”, scrivono su facebook alcuni. “Felici di essere profeti di un mondo nuovo – aggiungono altri -. Un momento per riscoprire la bellezza di essere comunità e di camminare insieme, facendoci portatori di un messaggio di speranza, gioia e immensa felicità”. Durante la Route hanno ascoltato la voce e il messaggio del card. Zuppi, presidente della CEI, e hanno incontrato tanti coetanei, giunti da tutta Italia, che hanno portato le diverse esperienze. I cosentini da parte loro hanno testimoniato la bellezza dell’essere Scout in terra di Calabria, in un territorio così diversificato dal punto di vista naturale e dove accoglienza e solidarietà sono cardini da scoprire quotidianamente. “Ora dobbiamo portare nelle nostre parrocchie l’esperienza che abbiamo vissuto perché possiamo generare felicità anche nei ragazzi che guidiamo annualmente”, ci dice un giovane cosentino.