Un cammino nuovo illuminati dallo Spirito

Celebrata sabato scorso la Veglia diocesana di Pentecoste in Cattedrale

“Non si può ricevere lo Spirito e restare come prima.  Quando arriva trasforma, sconquassa le nostre vite”. È stato questo l’invito rivolto da monsignor Nolè ai membri di Acli, Comunione e Liberazione, Azione Cattolica, Confraternite, Cammino Neocatecumenale, Agesci, Cursillos; le aggregazioni laicali della nostra diocesi che sabato scorso si sono riunite in preghiera in Cattedrale insieme al vescovo per la veglia diocesana di Pentecoste. Un modo per pregare e cantare con i canti e le invocazioni preparate dai membri delle diverse realtà diocesane che “hanno fatto dono della loro bellezza e dei loro carismi a tutta la chiesa diocesana” ha sottolineato monsignor Nolè durante la sua riflessione a margine della veglia. “Siamo in tanti stasera e rappresentiamo tutti. Questo è il miracolo dello Spirito che ci fa sentire tutti uniti in questa giornata che chiude il tempo pasquale e ci apre ad un tempo nuovo, ad una strada nuova”. Strada – sottolinea ancora monsignor Nolè – che inizia con le parole di Gesù: Io vado al Padre e vi lascio il Consolatore”. Quindi l’invito rivolto ai tanti membri e responsabili delle diverse realtà diocesane, di vivere un cammino nuovo alla luce delle Pentecoste. “Lo Spirito quel giorno non arrivò con calma e in silenzio, ma fece chiasso, si divise in tante lingue di fuoco, espressione dell’amore della Trinità. Questo è il miracolo dello Spirito che si compie ancora oggi e ci consente di pregare in tutto il mondo con tante lingue diverse e farci sentire in comunione. Comunione che all’interno della nostra Chiesa diocesana viene ribadita dalla preghiera fatta insieme dai diversi gruppi che, guidati dallo Spirito, riescono mettere al servizio dell’altro i diversi doni e carismi, in quello che diventa un vero miracolo d’amore”. Miracolo, ricorda ancora monsignor Nolè, che ogni giorno si compie nelle famiglie dove regna l’amore. “Anche lì molto spesso si parlano lingue diverse, ma se al centro c’è lo Spirito si rimane nell’amore e ogni ostacolo viene superato. Lo stile del cristiano dev’essere quello di fare a gara a chi si ama di più”.