Route di Pentecoste per gli scout della zona Terra dei Bruzi

Sette tappe nella notte tra sabato e domenica in altrettante chiese della città per riflettere sui sette vizi capitali e le loro rispettive "soluzioni", le virtù

Gola, lussuria, avarizia, ira, invidia, accidia e superbia. Sono stati i sette vizi capitali e le loro rispettive “soluzioni”, le virtù, a guidare il cammino dei circa sessanta rover e scolte dei gruppi scout Agesci della Zona Terra dei Bruzi che nella notte tra sabato e domenica scorsa hanno affrontato un percorso di scoperta e discernimento guidati dallo Spirito Santo e dalle attività proposte dai capi e da alcuni sacerdoti incontrati in una lunga e ricca route di Pentecoste facendo tappa in sette chiese della città. Il viaggio, iniziato alle ore 23 con la messa celebrata dall’assistente di zona don Michele Fortino nella chiesa della Santa Famiglia a Castrolibero, si è aperto con la riflessione di come quelli che inizialmente sono dei normali bisogni possano trasformarsi in “vizi” che rendono schiavi. Così la “gola” che dovrebbe rispondere al nostro sano e naturale bisogno di nutrimento, alcune volte può diventare un modo per mortificare noi stessi e il nostro corpo attraverso privazioni o eccessi. Dopo la prima attività, il gruppo di giovani si è spostato alla volta della parrocchia di San Giuseppe dove ad attenderli c’era don Emanuele Mastrilli che ha aiutati i ragazzi a riflettere sul vizio della “lussuria” alla quale è necessario rispondere con la purezza. Il cammino è poi proseguito verso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto dove, guidati da una breve storia, si è riflettuto sul tema dell’ “avarizia” che può ridurre la vita all’accumulo inutile di tesori che, per un inganno degli occhi, fanno perdere di vista quelle che sono le vere cose da custodire nel cuore. Cuore, animo, che alcune volte può essere gonfio di quell’ “ira” alla quale dobbiamo rispondere con la mitezza. È stata questa la quarta tappa del percorso notturno svoltosi all’interno della chiesa di Cristo Re con l’aiuto di don Franco Staffa. Da lì il percorso è proseguito verso la chiesa di San Domenico dove ad attenderli insieme a padre Vincenzo Macchia e padre Alessandro Scaglia c’erano le voci e la musica di Romilda e Daniele (RnD christian band) che hanno aiutato i giovani a riflettere sul vizio della “tristezza” che può essere vinta solo con la gioia della vita vissuta alla luce del cammino con il Signore. Alle prime luci dell’alba il nutrito gruppo di giovani si è poi recato nella chiesa di San Gaetano dove, don Francesco Bilotto, ha aiutato i giovani a riflettere sul vizio dell’ “accidia” sottolineando che Gesù vuole cristiani operosi, non distratti o pigri. A chiudere il lungo percorso, prima della colazione ai piedi della Cattedrale, la rappresentazione finale messa in scena dai capi con protagonista la “superbia”, madre di tutti i vizi capitali.