Chiesa&Emergenza/6. Parrocchie cittadine veicolo della carità (2)

Le parrocchie della nostra città in questi giorni sono in prima linea per una speciale forma di accoglienza.

Le nostre parrocchie continuano a essere interlocutori privilegiati con i cittadini e i fedeli per la carità. Un impegno che, in questo tempo di difficoltà, assume un valore ancora più grande. 

Sant’Aniello. #santaniellononsiferma. Con questo hashtag la comunità parrocchiale di Sant’Aniello in Cosenza sta ormai da giorni affrontando l’emergenza epidemia. Ad informarci è il viceparroco, don Franco Staffa. Non si è fermata la preghiera, con la celebrazione quotidiana dell’Eucaristia, in diretta facebook dal 9 marzo; non si è fermata la formazione catechetica, con gli incontri social nei vari gruppi, dal catechismo al corso prematrimoniale; non si è fermato il ministero della consolazione, pregando e accompagnando chi in questi giorni ci ha lasciato; e non si è fermata neppure la carità. Tutti si sono adoperati per correre sulla via dell’amore. Sono almeno quattro gli interventi attuati sul fronte della carità: il primo, una continua attenzione alle persone, specie quelle sole e anziane. In tal senso, l’azione cattolica parrocchiale ha attivato una rete di telefonate per raggiungere i membri della comunità. Il secondo intervento è stato il sostegno all’azienda ospedaliera della Città, con una raccolta fondi, che finora- in meno di dieci giorni- ha raggiunto la ragguardevole cifra di oltre duemila euro. Il centro caritas parrocchiale, poi, come ogni mese ha animato la distribuzione dei generi alimentari, con il sostegno del banco alimentare; ma, si è anche deciso di incrementare questo aiuto, a motivo della straordinarietà dell’emergenza, con una “settimana solidale”, dal 6 al 10 aprile. Ognuno potrà consegnare la propria busta spesa per aiutare le famiglie della comunità. Sant’Aniello non si ferma e continua a correre finché la propria comunità ne avrà bisogno. D’altronde, è proprio la carità il segno più eloquente del nostro battesimo, appartenenza viva e tangibile al Crocifisso Risorto.

San Vito Martire. “Tutti i giorni prendiamo quel che avanza dal supermercato più vicino e lo diamo alle famiglie bisognose – afferma don Michel Piazzon – il parroco. Nel mese di marzo abbiamo consegnato 20 pacchi alle famiglie, ma in questo mese prevediamo di incrementare date le necessità. 

Cristo Re. “La nostra è stata una sinergia di azione” – racconta il parroco, don Massimo Iaconianni-. Abbiamo già fatto, grazie a Dio, una distribuzione, continuando ad aiutare le quaranta famiglie che assistiamo quotidianamente, più alcune che ci sono state segnalate dalla Caritas diocesana”. Don Massimo ricorda poi l’impegno del Banco Alimentare, “integrato con una donazione dell’associazione della Lotta tumori”. Un altro aiuto, soprattutto relativo a materiale per la casa, quale sapone o carta igienica, è arrivato grazie alle donazioni dei parrocchiani”.