A 60 anni dal transito della beata Elena

La celebrazione presso la Casa madre in vista del decennale della beatificazione

“Celebriamo in una cattedrale all’aperto, in un luogo dove vivono tante anime consacrate e tante persone sono assistite quotidianamente nella carità, dove è continuato il carisma della beata Elena Aiello”. Le parole pronunciate all’inizio della Messa da mons. Francesco Nolè descrivono bene la figura della beata Elena Aiello e l’opera delle suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. La celebrazione nel piazzale della Casa madre di Cosenza, lo scorso 19 giugno, nella ricorrenza del sessantesimo anniversario del transito della beata Elena e nel decimo anniversario della sua beatificazione, avvenuta il 14 settembre 2011. Per l’occasione, sarà celebrata una Messa in cattedrale. “Pensare a madre Elena è pensare alla carità, all’amore verso Dio e verso il prossimo”, ha detto mons. Nolé salutando i fedeli all’inizio della liturgia. “Un amore così grande che Dio le ha concesso di partecipare alla sua passione”, con riferimento ai segni della croce di Cristo sul suo corpo. “Le suore possano continuare questa missione, perché l’amore copra i peccati”, l’auspicio del Vescovo. “Madre Elena è una figura normale, quotidiana, con la forza della fede e il coraggio di amare. Una ragazza normale diventata una creatura nuova perché si è lasciata guidare dallo Spirito Santo”. Mons. Nolé ha rivolto un pensiero alla madre generale suor Eugenia Amodio e alle suore Minime in missione nel mondo. “Tanta gente oggi è qui, a dimostrazione che siete nel cuore della Chiesa diocesana”.La Messa è stata concelebrata dal padre provinciale dei Minimi, Francesco Trebisonda, dal postulatore della causa di canonizzazione della beata Elena, don Enzo Gabrieli. Suor Eugenia Amodio, al termine della celebrazione, ha annunciato l’ingresso di nuove giovani nel Postulandato. Nell’ultimo numero della rivista “Maria con te” un servizio sulla beata Elena a firma del giornalista calabrese Raffaele Iaria.