Diocesi
L’impatto dell’Agesci nel Thinking Day
Più di cinquecento scout riuniti in Cattedrale in occasione del compleanno dei fondatori dello Scautismo, per scambiarsi buone idee e replicare il bene di tutte quelle scelte positive che incidono e cambiano il nostro territorio
“Questa giornata segna per il vostro cammino associativo, di comunità e di fede uno dei momenti fondamentali per fermarsi e riflettere”. Inizia così l’omelia di monsignor Nolè ai gruppi scout delle zone Terre dei Bruzi e Passo del Pellegrino, riuniti in cattedrale, sabato scorso, per la Giornata del Pensiero 2018, in occasione del compleanno dei fondatori dello Scautismo e del Guidismo/Scautismo femminile, Sir Robert Baden-Powell e Lady Olave Baden-Powell. “La riflessione da fare – ha continuato il padre arcivescovo – è legata alla capacità di continuare a crescere nella riflessione, di rafforzare il pensiero critico, di sentirsi sempre di più guide ed esempio per chi vive intorno a voi in modo che, davvero, le vostre azioni diventino segno profetico di quell’impatto positivo che dovete lasciare nella Chiesa e nella società”. Impatto che è stato il tema scelto per le attività proposte da WAGGGS (World Association of Girl Guides and Girl Scouts) per il 2018, pensate per riflettere sulla forza che le nostre azioni e il nostro essere guide e scout hanno sul mondo.
Così, i sedici gruppi delle due zone della nostra diocesi hanno lavorato sulla tematica declinando in tante scelte positive il tema dell’impatto, in modo da riflettere e agire ciascuno nel suo contesto sociale, parrocchiale e territoriale, secondo le proprie esigenze e capacità, in modo da lasciare un segno concreto e tangibile.Per rendere ancora più forte questa imponente onda d’urto, durante la partecipatissima celebrazione in cattedrale, lupetti e lupette, esploratori e guire, rover e scolte si sono scambiati le “istruzioni” delle diverse attività che hanno segnato il cammino di ciascuna delle diverse branche, insieme a una foto rappresentativa di quanto messo in pratica.“L’intento – così come spiegato al padre arcivescovo dai responsabili e dagli assistenti ecclesiastici delle due zone – dovrà essere quello di innescare un meccanismo virtuoso, in grado non solo di raccontare quanto è stato fatto, ma di “scambiare” le buone idee e replicare il bene di tutte quelle scelte positive che incidono e cambiano il nostro territorio, rendono ancora più bella la nostra chiesa e hanno un impatto sulla nostra società. A fine messa sono stati raccolti anche i “penny” per il sostegno ai progetti che interessano 10 milioni di ragazze e giovani donne in tutto il mondo.