Vicenda Lago. Il Vescovo Nolè si dichiara sorpreso e amareggiato

L'Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Chiede di abbassare i toni e rassicura che sta seguendo la vicenda personalmente 

L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, monsignor Francesco Nolè, sorpreso e amareggiato per quanto sta accadendo nella comunità di Lago (che ha avuto anche una forte risonanza mediatica) divisa e provata da alcune decisioni che il parroco avrebbe messo in atto senza consultare i superiori né chiedere i permessi dovuti alle competenti autorità ecclesiastiche, invita tutti ad essere più umili e responsabili per ritrovare le ragioni del dialogo, della tolleranza e del rispetto reciproco che si sono persi da ambedue le parti.

Pertanto, per il momento, invita il parroco un atto di umile responsabilità nel chiedere pubblicamente scusa alla comunità per avere, anche se in maniera inconsapevole e superficiale, contribuito alla divisione della stessa e alla frattura della comunione che è il bene supremo e prezioso della vita della Chiesa; chiede parimenti ai fedeli di non farsi trascinare in facili e deprecabili condanne mediatiche o di piazza.

Se, per un processo civile siamo disposti ad attendere o tollerare tempi non brevi per indagini e i tre gradi di giudizio per avere una sentenza definitiva, diamo almeno un congruo tempo anche al l’Arcivescovo per vagliare la veridicità dell’accusa e della difesa, senza chiedere subito decisioni drastiche e definitive nella mancanza di ogni regola di rispetto della legalità, della carità e della misericordia cristiana.

L’Arcivescovo, che fin dalle prime accuse dei fedeli, si è attivato attraverso i suoi collaboratori per accertare la veridicità dei fatti, sta continuando a farlo e rassicura tutti che alla fine, in tutta libertà e senza alcuna costrizione da ambo le parti in causa, prenderà i dovuti ed opportuni provvedimenti canonici.

Nel frattempo invita tutti ad abbassare i toni della polemica e delle accuse reciproche per ritrovare insieme la serenità del cuore e della ragione e riprendere un dialogo interrotto, sempre nel rispetto reciproco.

Preghiamo tutti, nel profondo del cuore perché nella comunità di Lago ritorni a splendere la bellezza della comunione fraterna e la certezza che solo nell’amore e nel perdono reciproco si trovano le ragioni della libertà del cuore.