Il successo del B-book festival

Una manifestazione che ha attirato tanti fanciulli alla Città dei Ragazzi.

Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro” la riflessione è del Premio Nobel per la letteratura Uberto Eco, scomparso qualche tempo fa, che racchiude con estrema sintesi e massima puntualità lo scopo e le motivazioni che hanno spinto la Cooperativa delle donne, la Cooperativa Don Bosco e Teca s.r.l. ad organizzare anche per questo anno il B-book festival una kermesse letteraria dedicata alla letteratura dei più piccoli. Al centro dell’iniziativa bambini e ragazzi che si ritrovano alla Città dei ragazzi per work shop e incontri, corredati da attività ludiche che tengono conto della letteratura. I libri al centro di tutto perché la Calabria deve fare i conti con un dato che è drammatico, in base alle statistiche diffuse da Save the Cildren in Calabria lo scorso anno il 70% dei bambini non ha mai letto un libro, dato che confrontato con il 49% della media nazionale desta qualche perplessità e spinge ad una seria riflessione che in qualche modo riesca ad individuare il colpevole. Se n’è parlato anche nei padiglioni della Città dei Ragazzi con gli ospiti che hanno animato i quattro giorni del festival, cercando allo stesso modo di educare alla lettura in un modo che sia interattivo e non solo un compito da fare a casa per evitare la nota di demerito sul registro. Sono stati organizzati anche moltissimi seminari di approfondimento per gli insegnanti che hanno avuto modo di confrontarsi con importanti personalità della letteratura per l’infanzia come Cristina Petit o l’autore di programmi Tv per bambini Bruno Tognolini che con i suoi programmi L’albero Azzurro e la Melevisione accompagna generazioni di bambini dimostrando.