Territorio
Solidarietà, amore e rispetto per il prossimo con gli orti solidali
Nell'ambito del progetto Anteas, sono stati inaugurati presso La Città dei Ragazzi alcuni orti solidali. L'obiettivo è di favorire l'aggregazione sociale degli over 65.
Sono stati inaugurati, presso “La Città dei Ragazzi” di Cosenza, i primi orti urbani realizzati nella città bruzia e relativi al progetto “Orti Solidali”, realizzati dall’Associazione Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) di Cosenza in collaborazione con il Comune di Cosenza e con UniCredit Foundation. Alla conferenza di presentazione erano presenti il Sindaco di Cosenza Arch. Mario Occhiuto, l’Assessore all’Ambiente Carmine Vizza, Benito Rocca, presidente Anteas, e Gabriella Dragani, responsabile del progetto. A benedire gli orti è stato don Antonio Morcavallo, parroco di Sant’Aniello.
Lo scopo del progetto è quello di offrire delle opportunità di aggregazione sociale per le persone over 65, attraverso scambi fra generazioni che possano favorire la costruzione di reti amicali e relazionali in attività legate all’agricoltura ecocompatibile a sostegno delle tradizioni e memorie agricole del territorio. Tanta solidarietà ed entusiasmo in una giornata che ha visto in prima linea persone in pensione e anziani, i quali, molto spesso dopo la pensione, tendono a ridurre le loro relazioni e ad essere esclusi dalla società. Questo esperimento ha ridato vita, oltre che ad un’area della Città dei ragazzi, anche a tantissimi anziani che ora, ogni mattina, si alzano dal letto con un nuovo scopo. Gli anziani infatti hanno bisogno di attenzioni e rappresentano una grande ricchezza e un esempio positivo per le giovani generazioni e la società. Con questa prima iniziativa a Cosenza tutti i cittadini e gli anziani possono candidarsi per l’assegnazione di un orto, pronto per essere coltivato.
Il progetto non mira solo alla consegna dell’orto, ma tante sono le iniziative che permetteranno a queste persone di riunirsi e realizzare diverse attività, anche con i più giovani. Sono in programma infatti alcune proposte che vedranno la lavorazione della terra degli anziani insieme agli alunni delle scuole. Questo metterà in evidenza soprattutto un ritorno alle origini e alle radici del lavoro della terra, per sottolineare la cooperazione e la tradizione tra i più grandi e i più piccini.