Territorio
La risorsa del turismo religioso
Questa mattina al Santuario di Paola è andata in scena Aurea, la borsa del turismo religioso organizzata da Spazio Eventi e promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana. La presenza di monsignor Lusek, direttore dell'Ufficio per il turismo, il tempo libero e lo sport, ha impreziosito la giornata.
Al Santuario di Paola è il giorno di Aurea, la borsa del turismo religioso e delle aree protette organizzata Spazio Eventi. A patrocinare l’iniziativa, giunta alla sua decima edizione, la quarta al Santuario principe dei calabresi, è la regione, mentre a promuoverla è la Conferenza episcopale italiana. Oltre 50 i buyers presenti nella sala convegni del luogo di San Francesco, provenienti da 25 paesi europei diversi. Tanti, in particolare, quelli provenienti dalla Lituania e dalla Germania. Anche diversi avventori pronti a conoscere i percorsi turistici proposti dai diversi offerenti. A fare gli onori di casa è stato padre Gregorio Colatorti, correttore provinciale dell’Ordine dei Minimi, che ha introdotto la conferenza stampa di apertura, sottolineando il ruolo del turismo religioso e in particolare di una offerta che sia comunque legata ad un percorso spirituale. Per questo, oltre a considerare il tradizionale flusso intorno al Santuario paolano, ha voluto citare anche la figura di San Nicola Saggio, che in questi mesi ha fatto di Longobardi un luogo significativo della spiritualità calabrese. Tra gli impegni a cui la comunità minima (e anche gli amministratori regionali presenti, in particolare il vicepresidente Viscomi) tendono, una efficace organizzazione del Vi centenario della nascitadi San Francesco, che ricorrerà nel 2016. Il mercato del turismo religioso in Europa occidentale si aggira intorno ai 7,5 miliardi di euro. L’Italia attrae il 30% di questo segmento, seconda dietro la Francia. Il flusso degli arrivi in Calabria nel 2014 è stato di 1,402 milioni per un totale di circa 7,762 milioni di pernottamenti.
A sottolineare gli orizzonti attuali del turismo religioso è stato monsignor Mario Lusek, direttore dell’Ufficio CEI per la pastorale del turismo, del tempo libero e dello sport. “Ci piace lanciare l’idea di un turismo dal volto umano, per cui il turista non è soltanto un cliente a cui offrire un pacchetto, ma un ospite con cui entrare in relazione e rendere protagonista della vita del territorio” – ha detto il sacerdote. ““Occorre educare a un turismo sostenibile, accessibile, che tuteli l’ambiente, a questo ci sollecita la Laudato Si’ di papa Francesco. L’ambiente, il creato e il paesaggio sono parte integrante della bellezza dell’esperienza e dei volti” – ha proseguito. “Questo perché i volti, nel territorio, esprimono una cultura, una bellezza e una potenzialità”. Turismo in generale, turismo religioso e pellegrinaggio (“è un atto di culto ma anche ha una rilevanza turistica”), tra i temi al centro dell’intervento”. mons. Lusek ha poi parlato dell’importanza del prossimo Giubileo della Misericordia, mettendo in evidenza come “sarà necessario organizzare la gestione dei flussi dei pellegrini”, ma allo stesso tempo affermando che “sarà un Giubileo disseminato in tutto il mondo, per cui diventano importanti i territori, i luoghi della fede, che saranno valorizzati attraverso i pellegrinaggi”.
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