Territorio
Il 3 settembre la presentazione del film collettivo realizzato con i ragazzi della casa famiglia S. Teresa
L'iniziativa rientra nell'ambito di Cosmo - Cosenza MicroMondi nell'ambito del laboratorio Kinoki Lab. Sono stati coinvolti i giovanissimi della casa famiglia delle suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Martedì 3 settembre dalle ore 20, in piazza Cribari 2, già piazza Spirito Santo, COSMO – Cosenza MicroMondi, il nuovo progetto coordinato da La Rivoluzione delle Seppie e sostenuto dal programma Agenda urbana del Comune di Cosenza, presenta il primo film collettivo realizzato durante il laboratorio Kinoki LAB Cosenza.
Un montaggio di circa quindici minuti che nasce dal laboratorio di cinema del reale che per una settimana ha coinvolto ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni ospiti della Casa famiglia Santa Teresa del Bambin Gesù – suore Minime della Passione di N.S.G.C. di Cosenza. Tenuto da Giuseppe Bisceglia, autore e regista indipendente nato a Cosenza, docente della Scuola Holden di Torino, Kinoki LAB si è strutturato come un laboratorio di esplorazione e osservazione del centro storico di Cosenza con strumenti multimediali e metodi del cinema del reale, per stimolare la discussione sui luoghi e sui personaggi dei quartieri, mettendo in scena la realtà della città vecchia attraverso lo sguardo del gruppo di lavoro.
“Ho scelto il termine Kinoki per questo laboratorio non a caso, perché è un termine che appartiene alla storia del cinema documentario, è uno dei primi e più importanti filoni del genere, con capostipite il regista Dgiga Vertov, e significa letteralmente in russo “cinema occhi”. Così siamo partiti a esplorare il centro storico di Cosenza con i ragazzi e le ragazze della casa famiglia partendo proprio da questa domanda: cosa vedono i vostri occhi nella realtà di tutti i giorni?”, spiega Giuseppe Bisceglia. “Gli obiettivi erano tanti, da quello educativo-didattico a quello filmico e il gruppo ha reagito agli stimoli in maniera attiva: ho visto i loro occhi aprirsi giorno dopo giorno, non solo sulla conoscenza di un territorio che abitano e molte volte ignorano, ma anche sulle possibilità che pensavano fossero loro precluse: molti hanno preso coscienza che possono utilizzare gli strumenti tecnologici per esprimersi e creare, oltre ai video di Tik Tok. È stata una reazione che mi ha permesso di dirigerli in un piccolo film collettivo, che aspira a raccontare loro e la loro generazione in una zona marginale come quella di un vecchio centro storico abbandonato del sud Italia, mettendo in risalto le potenzialità e le criticità. Hanno filmato, registrato, disegnato, scritto e hanno dato spunto al working title del rough cut, “Cosenza Vecchia Slay”. Slay in inglese significa “ammazzato, sfracellato”, e lo si usa tra i giovani in senso positivo per dire che una cosa è cool, una specie di “mi hai ucciso”. Dentro ci sono leggende di mafia e storie di vicoli, panieri che salgono fino ai balconi delle signore dei palazzi lesionati senza ascensore e un pescatore con il cappello fluo che mangia gelati al limone”. Con questo lavoro Giuseppe Bisceglia prosegue il suo percorso di esplorazione di zone “marginali” delle città italiane, dopo l’esperimento del primo film documentario girato nelle strade del quartiere Aurora di Torino, da cui “Aurora”, titolo poi distribuito su Prime Video in Italia, America e Regno Unito. “Spero ci siano le opportunità di arrivare a un montaggio definitivo e poter dare al progetto una forma ben precisa per una diffusione più ampia”, conclude Bisceglia.
Kinoki LAB Cosenza nasce dal dialogo intrapreso da COSMO con il quartiere dove ha la propria sede, coinvolgendo la casa famiglia della zona. I ragazzi e le ragazze coinvolte sono adolescenti con passati difficili, che condividono la loro crescita con educatori e coetanei. “Il gruppo di lavoro formatisi oltre alla tecnica e al fare ci ha messo dentro il cuore” – sottolinea Daniele Scarpelli, tra i coordinatori di COSMO – “Si sono creati legami affettivi svincolati dal pietismo e alimentati da ore trascorse insieme, da risate condivise e da racconti dei loro passati difficili. Sono bastate orecchie disposte ad ascoltare e parole curative. Parole che non si dimenticano così in fretta. Tanto da voler continuare anche in futuro, noi come gruppo COSMO, a fare azioni e interventi culturali e pedagogici insieme al gruppo di ragazze e ragazzi. Sappiamo bene quanto le relazioni educative, siano importanti nei percorsi di crescita e allora lunga vita a chi il centro storico lo vive e lo rende terreno fertile di relazioni e di progetti nazionali e internazionali”.
La serata – che vedrà in chiusura i dj-set di Avemarianne e Fabio Rose – sarà anche l’inaugurazione ufficiale di Potìa, una delle otto imprese che si sono insediate nel centro storico di Cosenza, grazie agli investimenti attuati dal programma di Agenda Urbana. Sarà COSMO, per come previsto dal bando europeo, a coordinare le azioni di promozione e marketing di queste nuove aziende.