Territorio
Il gruppo scout di Celico fa memoria delle vittime innocenti delle mafie
La lunghissima lista delle vittime innocenti si è trasformata in una serie di cartelli tenuti in mano da lupetti, capi, rover e scolte montati insieme in un video caricato sulla pagina Facebook del gruppo per la XXV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
“Era già tutto pronto e organizzato da tempo. Avevamo raccolto le adesione dei gruppi della nostra zona scout Agesci Terra dei Bruzi per vivere insieme una due giorni e fare memoria, così come facciamo già da qualche anno a Celico, le vittime innocenti delle mafie”. Sintetizza così Francesca, capogruppo del gruppo scout Agesci Celico 1, le motivazioni che (come tutti sappiamo) hanno portato ad un cambio dei progetti messi in cantiere.
Così, nonostante un pizzico di delusione per non aver potuto “fare tutto come da programma, grazie all’entusiasmo e la creatività di capi e ragazzi, abbiamo fatto in modo di rispondere all’appello lanciato da Libera per celebrare attraverso il web e i social la XXV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” che ricorre proprio oggi, sabato 21 marzo primo giorno di primavera. Quindi dopo alcune complicate (per via della connessione) riunioni virtuali, capi e ragazzi del Clan Phoenix, hanno pensato ad un modo per coinvolgere tutti i ragazzi del gruppo. Allora Peppino Impastato, Giuseppe Asta, Pio La Torre, Libero Grassi, Nicola Campolongo, Anna Prestigiacomo… la lunghissima lista di nomi che ogni hanno viene letta dalla villa comunale Roberta Lanzino, si è trasformata in una serie di cartelli tenuti in mano da lupetti (che hanno mostrato nomi di bambini innocenti vittime delle mafie), capi, rover e scolte montati insieme in un video caricato sulla pagina Facebook del gruppo. “Ai nomi mostrati da capi e ragazzi abbiamo alternato fiori e alberi, così come ci chiedeva Libera con la campagna ad hoc creata quest’anno ‘un nome, un fiore in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” ci dice ancora Francesca.
Insomma l’intento è stato quello di non far comunque passare inosservato questo momento che, per la prima volta da quando è nato, non riempie e colora le piazze di tutta Italia. Insieme al gruppo scout hanno aderito all’iniziativa, tenendo in mano un cartello, il sindaco di Celico Antonio Falcone “che ha idealmente rappresentato tutta la comunità di Celico” – sottolinea ancora Francesca – “e il nostro parroco e assistente ecclesiastico don Pierfrancesco Basile, che ci ha fortemente incoraggiato e sostenuto”.