Cittadinanza onoraria del comune di Carlopoli per l’architetto florense Pasquale Lopetrone

L’abbazia di Corazzo, i cui ruderi testimoniano una delle pagine più interessanti della storia medievale della Calabria, è strettamente legata alla figura di Gioacchino da Fiore, che ne fu abate e vi soggiornò più volte. La fruibilità di ciò che resta del complesso monastico era da tempo auspicata, e l’architetto Pasquale Lopetrone ha realizzato un progetto che propone nuove soluzioni per venire incontro alle esigenze di consolidamento delle strutture, valorizzazione dei ruderi e, allo stesso tempo, fruibilità dei resti del monastero a fini turistici e culturali.  

Il progetto è stato illustrato mercoledì 12 agosto presso il Comune di Carlopoli, nel cui territorio, posto al confine delle provincie di Catanzaro e Cosenza, ricadono i ruderi dell’abbazia. 

L’architetto Lopetrone, funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone, e membro di numerose realtà culturali regionali, oltre alla intensa attività pubblicistica si è già occupato più volte di progetti di riqualificazione di prestigiosi monumenti sparsi su tutto il territorio di competenza della Soprintendenza di riferimento. Si potrebbero citare gli interventi alle fortezze di Le Castella e Santa Severina, in provincia di Crotone, ma ancor più significativa è la serie di interventi messi in atto in molti degli edifici legati alla storia gioachimita e florense. Basti pensare alla scoperta dei resti del proto-cenobio florense di Jurevetere e ancora alla direzione scientifica dei restauri dell’abbazia florense di San Giovanni in Fiore, della domus di San Martino di Canale a Pietrafitta, della chiesa di Terrate a Rocca di Neto. Altri progetti in cantiere, tra cui quello della riqualificazione di Corazzo, testimoniano una costante attenzione per i luoghi di Gioacchino da Fiore, e anche per questi motivi l’amministrazione comunale di Carlopoli ha inteso insignire l’architetto Lopetrone della cittadinanza onoraria. Il riconoscimento è stato conferito il 12 agosto, contestualmente alla presentazione del progetto di recupero dei ruderi dell’abbazia di Corazzo, e rappresenta una attestazione di stima per le importanti attività portate avanti finora e un auspicio per quelle future.