Territorio
Il Centro Exodus ha attivato gli “Sportelli di ascolto”
L’obiettivo del progetto è contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa
Il Centro Exodus di Cosenza, diretto da Deborah Granata, ha attivato anche quest’anno gli “Sportelli di ascolto”, nell’ambito del progetto triennale “Don Milani 2: ragazzi fuoriserie” in cui la Fondazione Exodus è il soggetto capofila. L’obiettivo del progetto è contrastare la dispersione scolastica e la povertà educativa, attraverso l’offerta di attività educative di vario genere, orientate ad accompagnare i processi di crescita di adolescenti e giovani e favorire l’inclusione sociale, con particolare attenzione ai/alle ragazzi/e che vivono in condizioni di povertà educativa e in situazioni di marginalità, devianza, bullismo, etc.. Presso l’I.I.S. Polo Tecnico-Scientifico “Brutium” di Cosenza, grazie all’interessamento del dirigente scolastico Rosita Paradiso, è stato attivato lo “sportello di ascolto”. Un altro, telefonico e gratuito (0984-25218), rivolto a famiglie e docenti, è attivo presso il Centro Exodus di Cosenza, tutti i martedì e giovedì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Un bilancio positivo quello tracciato dai promotori. Il Centro Exodus di Cosenza nella fase delicata della pandemia ha cercato di supportare gli Istituti scolastici con i quali collabora. La chiusura delle scuole e l’impossibilità a svolgere attività aggregative hanno contribuito ad accrescere la solitudine e l’isolamento dei ragazzi e ragazze più fragili e vulnerabili. “Un servizio gratuito con professionisti e psicologi pronti ad ascoltare, a condividere le difficoltà di crescita, relazione e apprendimento nella gestione di una quotidianità diversa”, spiega Deborah Granata, “lo sportello non ha una valenza terapeutica o diagnostica ma si pone come un intervento d’aiuto che mira a sostenere l’adolescente, a superare le difficoltà della crescita. Lo sportello d’ascolto è uno spazio dedicato ai ragazzi che si trovano, nel corso della loro crescita, a scontrarsi con problemi e difficoltà relativi al mondo della scuola, della famiglia e dei pari, ora amplificati a causa della pandemia da Covid 19. Il colloquio consiste in un momento di confronto e riflessione, che ha l’obiettivo di guardare al problema da un punto di vista diverso al fine di trovare diverse possibili soluzioni. Gli sportelli di ascolto, sono stati pensati per fare fronte a situazioni di insicurezza, ansia, stress, timore di contagio, difficoltà di concentrazione, situazione di isolamento vissuta”.