Attualità
“Allah è grande”. Ma chi è Allah?
Nessuna violenza in materia di fede. E' irrazionale. La lezione di Benedetto XVI.
Allah è grande. Ma chi è Allah? … Il grido del terrorista che furioso si abbatte contro il preteso nemico ha una domanda di fondo a cui rispondere. Magari sarà pure vero che Allah è grande. Ma chi è Allah? Colui che s’adopera nella guerra santa, ha perfettamente capito come una guerra può essere santa? Eppure basta aprire una sura qualsiasi, una pagina del Corano: Dio è buono, misericordioso, clemente. Se l’uomo è un animale razionale, è proprio con la ragione che deve parametrare la propria condotta. E la ragione, se retta, non inganna. Di certo, non dà passaporto di giustizia ad alcuna violenza in materia di fede. La fede è libertà, così come il divino ci ha resi liberi. Lo dicevano parecchi secoli fa, che “l’uomo è artefice del proprio destino”. Della propria scelta e condotta. Del proprio modo di utilizzare le facoltà intellettive che ha ricevuto in dono. Ammazzare in nome di un dio, però, è assurdo.
Ecco come risponde Benedetto XVI
“La violenza è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell’anima. “Dio non si compiace del sangue – egli dice -, non agire secondo ragione, „σὺν λόγω”, è contrario alla natura di Dio. La fede è frutto dell’anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia… Per convincere un’anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte”.
(…) “La violenza è in contrasto con la natura di Dio e la natura dell’anima. Dio non si compiace del sangue. La fede è frutto dell’anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia”. (Ratisbona, 12 settembre 2006).
La regione oltre la spada.