Il patrimonio artistico e culturale del Museo del Santuario regionale di San Francesco di Paola

La fondazione "San Francesco di Paola Onlus" da 30 anni valorizza e salvaguardia i dipinti, le sculture, gli arredi liturgici del museo

Il patrimonio artistico – culturale custodito presso il Museo del Santuario Regionale di San Francesco di Paola è vastissimo e variegato. Si tratta di opere che parlano, in primo luogo, di un Santo, frate Francesco, dei suoi successori e della spiritualità Minima che ha intriso i luoghi sacri del Santuario. Il museo, ad oggi, ospita dipinti, arredi liturgici, arte contemporanea, sculture e stampe che abbracciano circa 600 anni e che vengono valorizzate, salvaguardate e promosse dalla Fondazione “san Francesco di Paola Onlus” da quasi trent’anni. La biblioteca e l’archivio storico del Santuario, nonché la promozione della cultura e dell’arte su San Francesco di Paola e l’Ordine dei Minimi vengono sostenute anche attraverso la conoscenza di una parte significativa del patrimonio più antico di opere d’arte mobili custodite nell’antico Convento. Un patrimonio, dunque, che nel corso dei secoli si è ampliato tramite acquisizioni e committenze che portano l’uomo a cercare Dio anche grazie alla cultura e all’arte. La Fondazione ha, da poco tempo, istituito un Comitato Tecnico Scientifico insediatosi lo scorso 7 Giugno nella sezione nuova della biblioteca “Charitas” del Santuario paolano alla presenza del Consiglio di amministrazione della Fondazione e dei membri della nascente organizzazione di specialisti collegati via web. La costituzione del Comitato darà modo alla Fondazione di avvalersi in modo più coordinato e costante del loro prezioso contributo. Ad accoglierli, il saluto e la preghiera del presidente della Fondazione, il Correttore Provinciale P. Francesco Trebisonda, che ha manifestato la sua soddisfazione nel vedere raccolti così tanti illustri rappresentanti del mondo dell’arte e della scienza, tra cui diversi studiosi che già da tempo collaborano attivamente con la Fondazione. Il Padre Generale dei Minimi, P. Gregorio Colatorti, collegato dalla sede generalizia di Roma, ha presentato le finalità della Fondazione e le attività principali svolte negli ultimi anni ricordando le molte opere per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e archivistico appartenente ai Minimi, nonché le numerose attività messe in campo per rendere tale patrimonio il più possibile accessibile a tutti. Il Comitato Scientifico è composto da: Jean Robert Armogathe, professore emerito dell’Università Sorbona di Parigi; Domenico Bosco, filosofo, professore emerito Università di Chieti-Pescara; Claudio Buccolini, professore di Storia della filosofia moderna, Università di Tor Vergata, e primo ricercatore del CNR Iliesi; Cinzia Dal Maso, giornalista esperta di comunicazione dei beni culturali, direttrice del Magazine e del Journal Archeostorie; Sandro De Bernardin, già Ambasciatore e Direttore generale per gli affari politici e della sicurezza del Ministero degli Esteri; Agostino De Rosa, architetto, professore ordinario Università IUAV di Venezia; Benedetto Delle Site, presidente nazionale UCID giovani; Pietro Di Loreto, storico dell’arte e giornalista; Patrizia Dragoni, storica dell’arte, professoressa ordinaria di Museologia e Direttrice della Scuola di specializzazione in beni storici artistici, Università di Macerata; Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery di Londra; P. Leonardo Messinese, vicario generale Ordine dei Minimi e professore ordinario di Metafisica, Università Lateranense di Roma; Luca Parisoli, professore di Storia della filosofia medievale, Università della Calabria; Anna Rovella, professoressa ordinaria di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia, Università della Calabria; Ludovico Solima, professore ordinario di Management delle imprese culturali, Università della Campania “L. Vanvitelli”; Paolo Violini, maestro restauratore Musei Vaticani; Mons. Angelo Vincenzo Zani, arcivescovo titolare di Volturno, Archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Un team d’eccezione, dunque, pronto a lavorare in sinergia per promuovere questo prezioso scrigno, denso di grandi potenzialità da salvaguardare e che, per le sue finalità, si deve impegnare in una sempre maggiore opera di apertura al pubblico del monumentale patrimonio librario, artistico e architettonico, ispirata al messaggio di San Francesco.