Territorio
La scuola dell’infanzia di Casali del Manco intitolata a Mandela
La cerimonia a Spezzano Piccolo. L'intitolazione su iniziativa della dirigenza scolastica.
Nei giorni scorsi si è svolta a Casali del Manco località Spezzano Piccolo, la cerimonia di intitolazione della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Casali del Manco 2” a Nelson Mandela. Premio Nobel per la pace, per il suo impegno per i diritti civili e la lotta al segregazionismo razziale. “L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo, è quello che distingue una persona dall’altra”. “L’educazione è la porta di ingresso alla libertà, alla democrazia, allo sviluppo”. Queste famosissime frasi, esprimono perfettamente quale sia stato lo stretto rapporto tra Nelson Mandela e l’educazione delle giovani generazioni. Intitolare il nostro plesso a Nelson Mandela – spiega la dirigente scolastica Agatina Giudiceandrea – significa che ogni giorno che attraverseremo la porta di ingresso incorniciata dal suo nome, cercheremo di mettere in pratica le sue parole, un “modello” da imitare, che ha parlato la lingua dei più piccoli per arrivare al loro cuore. Un esempio di coraggio per il mondo, perché ha subito il carcere per molta parte della sua vita per difendere gli ideali di libertà e di uguaglianza.
L’iniziativa – continua la dirigente Giudiceandrea – è stata animata con uno spettacolo, con giochi e lavoretti sui temi della violenza, dell’uguaglianza e del rispetto, realizzati dai piccoli alunni, che hanno accolto in un clima di festa le famiglie, il primo cittadino Francesca Pisani e l’assessore con delega all’istruzione Giulia Leonetti. Inoltre per l’occasione il genitore di una alunna Assunta Montanini ha donato alla scuola dell’infanzia un’opera d’arte con inciso una delle famosissime frasi di Mandela. Facciamo tesoro degli insegnamenti di Mandela, guardando verso il futuro delle nuove generazioni per garantire loro la libertà, l’uguaglianza, la pace lontano da ogni forma di violenza – conclude la dirigente Agatina Giudiceandrea -. “La pace non è un sogno, può diventare realtà, ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare”.