La Sila protagonista sul National Geographic

Gli scatti del fotografo naturalista cosentino Giuseppe Intrieri sul sito della nota rivista che esplorare il mondo.

Camminare per me significa entrare nella natura. Ed è per questo che cammino lentamente, non corro quasi mai. La Natura per me non è un campo da ginnastica. Io vado per vedere, per sentire, con tutti i miei sensi. Così il mio spirito entra negli alberi, nel prato, nei fiori. Le alte montagne sono per me un sentimento». Queste parole dell’alpinista, esploratore e scrittore  Reinhold Messner  descrivono alla perfezione ciò che la natura rappresenta per il fotografo naturalista cosentino Giuseppe Intrieri. Le stesse compaiono sul suo blog intrierigiuseppe.wordpress.com, sul quale è possibile ammirare i suoi scatti. Panorami mozzafiato, alture verdeggianti, laghi nascosti tra la fitta vegetazione di montagna e scorci poco conosciuti e non solo. Di recente alcune sue fotografie scattate nel  Parco nazionale del Pollino e sui  monti della Sila sono state pubblicate sul sito del National Geographic in un servizio dal titolo “Autunno calabrese”. «L’amore per la natura mi ha accompagnato fin da bambino. Ricordo ancora oggi all’età di 8- 9 anni i disegni di formiche e di insetti». La sua passione per la fotografia si concretizza solo dopo molti anni dopo quando si iscrive alla facoltà di Scienze Naturali all’Unical. «Avendo voglia di immortalare  la vita che ci circonda nel 2009  ho acquistato la mia prima reflex. Iniziai subito a sfogliare alcuni libri di tecnica fotografica, a documentarmi per capire come imparare al meglio questa nuova arte. Poter immortalare attraverso un sensore quello che i miei occhi vedevano era un’emozione del tutto nuova», ricorda Giuseppe Intrieri in questi giorni sulle Dolomiti.

«Sono innamorato di tutto ciò che ci circonda, dal più semplice filo di erba al più complesso ecosistema esistente. Basta mettersi lo zaino in spalla e andare a cercare tutto quello che serve per sentirsi bene e rimanere estasiati. Per me fotografare i paesaggi  significa trasmettere all’osservatore quello che vedo ed emozionare. Da anni far conoscere la natura  e  farne percepire attraverso gli scatti  la sua magnificenza affinché tutti possano aver voglia di preservarla e di proteggerla è diventata per me una missione che implica  una costante ricerca di luoghi e di luce alla scoperta di punti di vista sempre nuovi». In fondo, la bellezza della natura non è mai uguale a se stessa. Ogni singolo scatto ne mostra un aspetto singolare del suo meraviglioso divenire.