Territorio
Cosenza candidata a capitale della cultura
Il Sindaco Occhiuto invita tutte le istituzioni regionali a fare squadra e a correre verso un'unica direzione. Eva Catizone a Radio Jobel: la nostra città merita questo titolo.
Cosenza è caratterizzata ancora oggi, soprattutto attraverso i segni architettonici, dalle varie “epoche” storiche che l’hanno attraversata. Subito saltano alla mente i nomi di Telesio e Campanella. Ricche di storia e arte sono le chiese. Su tutte spicca il Duomo. Poi ancora, solo per citarne alcune, la chiesa di San Domenico, eretta intorno al XV secolo che custodisce, tra l’altro, la preziosa cappella del Rosario; la chiesa di San Francesco di Assisi con la cappella di Santa Caterina. A Cosenza hanno sede anche la Galleria Nazionale, da qualche tempo anche arricchita da un nucleo di opere di Boccioni; il museo civico dei Brettii e degli Enotri, il Museo dei Fumetto e quello delle Arti e dei Mestieri. La città è anche l’unica a poter vantare un museo all’aperto di arte contemporanea, il Mab. Ancora, la biblioteca civica e la biblioteca dei cappuccini, dove sono custoditi libri antichi, manoscritti e incunaboli. La sola piazza XV marzo tanto racconta sulla storia risorgimentale della città. Sono solo alcuni esempi per raccontare la storia culturale di una città che vanta secoli di storia.
La città di Cosenza in gara per divenire capitale della cultura nel 2018, infatti rientra tra i 21 nomi resi noti dal ministero dei Beni culturali delle città candidate a questo ambito titolo. Così dopo Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017 e la designazione di Matera nel 2019 come capitale europea, si passa alla valutazione dei nuovi progetti per il 2018. L’individuazione della vincitrice avverrà entro il 31 gennaio 2017, ma prima sarà stilata una short list a metà novembre con le dieci finaliste. Come si legge nel bando, questi sono i punti di merito e gli obiettivi preposti da raggiungere: “Miglioramento dell’offerta culturale, rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, lo sviluppo della partecipazione pubblica, incremento dell’attrattività turistica, utilizzo delle nuove tecnologie, promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi, conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale“.
“La candidatura è stata accolta grazie al lavoro svolto negli ultimi anni – afferma il sindaco Mario Occhiuto. Cosenza nel 2015 è stata premiata dallo SMAU di Napoli come città innovativa nel campo della produzione culturale“.
Una città che ha investito e continua a investire sulla produzione culturale “abbiamo restaurato il Castello Svevo, abbiamo restituito ai cittadini contenitori importanti come San Domenico, abbiamo ripreso una storia importante come quella di Alarico, e poi sono seguite una serie di attività sul territorio tese alla riscoperta del nostro passato straordinario, nonché il recupero di importanti monumenti del centro storico come le fontane, i ponti storici” aggiunge Occhiuto.
Il primo cittadino invita tutte le istituzioni calabresi a cominciare dalla Regione a “metterci insieme“. Lo fa lanciando un appello “tutti dobbiamo marciare verso un unico obiettivo, un’unica meta che è quella di far si che Cosenza diventi la capitale della cultura del 2018, questa può essere un’occasione non solo per la nostra città ma per la Calabria intera per portare avanti una politica di valorizzazione di alcune risorse, di giacimenti culturali paesaggistici e ambientali che abbiamo in città e nel contesto territoriale della provincia“.
Portare avanti una politica di investimenti e di sviluppo è la priorità. “Nel 2018 la nostra città sarà bellissima – afferma il sindaco Occhiuto – , avremo il ponte di Calatrava, il planetario completato, il Museo di Piazza Bilotti di mille metri quadrati virtuali, San Domenico con la piazza, e tante altre piazze”.
Ottenere questo titolo è una grande occasione affinché da Cosenza possa partire la rinascita di una terra che merita molto di più, e che sicuramente andrà ad incidere sul turismo che è linfa vitale per una città.
Al fine di raggiungere questo traguardo però è necessario fare rete. “L’essere arrivati a questa fase è già un ottimo risultato, ma adesso c’è bisogno che tutti insieme concorriamo a vincere. In particolare, mi rivolgo ai nostri parlamentari e ai rappresentanti del governo regionale di ogni colore politico al fine di remare verso un’unica direzione – afferma Occhiuto. Sarebbe un grande riconoscimento per tutta la Calabria e potremmo instaurare una sinergia con le altre città, sfruttando i nostri giacimenti culturali e la testimonianza bimillenaria scolpita nei nostri luoghi“.
L’invito, dunque, è chiaro: per conseguire questo risultato che risulterebbe storico “serve una concertazione strategica“. E allora diamoci da fare affinché Cosenza grazie alla sua bellezza e alla sua storia possa diventare nel 2018 la Capitale della cultura.
Eva Catizone è stata delegata dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, per gli eventi culturali. Martedì scorso è intervenuta sulla nostra radio diocesana per sottolineare l’importanza ad andare avanti tutti insieme affinché Cosenza possa ottenere questo prestigioso titolo. “La Città dei Bruzi è ricca dal punto di vista storico e culturale. L’aver ottenuto già la candidatura non è stato un percorso semplice e possiamo esserne soddisfatti”. La Catizone attraverso i nostri microfoni ha evidenziato come questo ambito riconoscimento possa portare “dei benefici non solo alla Città ma all’intera Regione sia sul fronte del turismo sia su quello degli investimenti e sullo sviluppo”. “Non a caso Cosenza è definita l’Atene della Calabria, non a casa a Cosenza c’è Telesio, c’è Campanella, e altri personaggi che hanno segnato la storia di questa città – ha aggiunto. Noi ci auguriamo che Cosenza diventi Capitale della Cultura”.