Territorio
Il doppio volto della sanità cosentina
Inaugurato il nuovo reparto di Medicina nucleare e il servizio PET al Mariano Santo di Cosenza. All'Annunziata si registrano ancora criticità e disservizi.
Inaugurato il nuovo reparto di Medicina Nucleare presso il “Mariano Santo” di Cosenza. La struttura sanitaria ospita anche il reparto di Dermatologia e di Allergologia, due sale operatorie ambulatoriali e un reparto di degenza con dieci posti letto di Reumatologia e dieci di Oculistica. La Regione Calabria per la PET che è installata in questo nuovo edificio ha investito due milioni di euro. Adesso migliaia di calabresi non saranno più costretti a spostarsi per effettuare i necessari esami medici.
“Una giornata positiva – per il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile – soprattutto per i malati oncologici, che qui possono trovare delle risposte salutari ed evitare così i viaggi della speranza e i disagi della malattia”. Una struttura sanitaria che sta per trasformare il volto della sanità cosentina giunta ormai allo stremo. “Il Mariano Santo diventa così un polo oncoematologico – ha aggiunto il direttore Gentile -, e tra tre mesi acquisteremo anche il nuovo acceleratore lineare e il malato oncologico potrà trovare in questo polo tutte le risposte salutari ed evitare che vada fuori regione”.
Al direttore Achille Gentile, che più volte abbiamo cercato attraverso un contatto email, senza ricevere alcuna risposta, non potevamo chiedere delucidazioni in merito al pessimo stato di salute del nostro nosocomio cittadino. “L’Annunziata di Cosenza è un grosso ospedale – ha risposto – e come tutti gli ospedali ci sono anche delle criticità. Su questo fronte stiamo intervenendo per cercare di mediare un po’ a riguardo di questi disservizi e cercare di migliorare sia l’aspetto di conforto ospedaliero sia il miglioramento delle tecnologie”.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del governatore calabrese Mario Oliverio, dell’arcivescovo di Cosenza-Bisignano monsignor Francesco Nolè che ha benedetto i locali e del Primario di Medicina nucleare, nonché direttore sanitario aziendale, Mario Veltri. “In questo momento il reparto di Medicina nucleare a Cosenza è ai massimi livelli nazionali” ha dichiarato il prof. Veltri. Quest’ultimo ha precisato che l’apertura del nuovo Mariano Santo è “un passo in avanti non solo dal punto di vista del servizio che si da ai cittadini, che oltretutto sono cittadini affetti da patologie importanti costretti a migrare contro voglia per seguire questo tipo di accertamenti, ma anche ai fini economici perché è un investimento che ha un ritorno molto importante per la regione che paga queste prestazioni effettuate fuori regione”.
A proposito della PET il dott. Veltri ha detto che si tratta “di una macchina non solo radiologica ma che richiede una serie di locali attivi per rispondere al massimo alle esigenze dei cittadini”. Anche al dottore Veltri abbiamo strappato una dichiarazione sullo stato del pronto soccorso. “Come tutti gli altri pronto soccorso anche il nostro ha un problema di fondo: bisogna creare due strutture diverse una per i pazienti in codice rosso e giallo e l’altro per i pazienti di codici verde e bianco che sono quelli che danno più confusione all’interno del pronto soccorso. Non appena avremo gli spazi – ha aggiunto – andremo a colmare l’idea di confusione che in questo momento regna nel nosocomio cosentino. Il 75% delle persone che arrivano – ha dichiarato il dott. Veltri – sono codici bianchi e verdi che potrebbero non arrivare”. Nel frattempo che i dirigenti trovino nuovi spazi dove accogliere questi codici i pazienti dovranno accontentarsi delle condizioni “confusionali” del pronto soccorso sperando di non incorrere in ulteriori complicazioni. Che Dio ce la mandi buona.
Prima di recarci all’inaugurazione della nuova struttura di Medicina nucleare al Mariano Santo, lo scorso 28 ottobre, abbiamo trascorso un’altra mattinata nei plessi dell’ospedale di Cosenza. E mentre dall’altra parte ci si preparava per festeggiare una giornata positiva con l’inaugurazione del nuovo polo ospedaliero e della PET, all’Annunziata si registravano nuove criticità e disservizi. Mentre attraversiamo i corridoi per recarci all’ufficio ticket notiamo che la soffitta è rimasta incompleta così come l’avevamo lasciata diverse settimane fa. Come potete notare dalle foto si vedono penzolare fili di corrente elettrica; i condizionatori sono rotti, gli ascensori sono fuori uso perchè l’acqua della pioggia è filtrata dalla soffitta. Arriviamo nella sala d’attesa per prenotare il nostro turno allo sportello del ticket e la macchinetta è fuori servizio dal giorno prima. A mantenere l’ordine la guardia giurata che manualmente distribuisce i numerini di carta. Le operazioni procedono a rilento. Arriva il nostro turno e chiediamo quanto tempo occorre per sottoporsi ad una risonanza magnetica e la signora dello sportello ci comunica che l’attesa è di circa due anni. Che dire! Anzi è proprio la signora dello sportello che ci consiglia di fare questo esame a pagamento in una struttura privata dove l’attesa potrebbe essere di due o tre mesi. Dall’ufficio ticket ci spostiamo verso il primo piano, lungo il nostro percorso incontriamo degli operai che stanno installando delle lastre in cartongesso per ridimensionare i corridoi. I lavori avvengono a “cielo aperto”. Arriviamo nel reparto di neurochirurgia e qui vediamo una fila di persone che devono sottoporsi a delle visite mediche ma sono da ore ad aspettare perché nessuno li chiama. Nonostante le nostre denunce, ma anche quelle dei cittadini che vivono quotidianamente questi disagi, nulla è cambiato. Anzi, la situazione è davvero peggiorata.