Celico in piazza per ricordare le vittime delle mafie

Il 21 marzo la giornata della memoria e dell’impegno organizzata dal gruppo scout presilano

Come unica piazza della provincia, quella di Celico è divenuta il luogo dove celebrare e vivere la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia”, che quest’anno ha avuto come piazza principale Padova per la sua 24° edizione. A organizzare e invitare istituzioni, gruppi scout, giovani e diverse personalità del mondo della cultura e dell’associazionismo locale, sono stati i rover e le scolte del gruppo scout Agesci di Celico che, da ben tre edizioni, sono diventati un piccolo ma significativo presidio di “Libera – Associazione nomi e numeri contro le mafie” nel nostro territorio, raccogliendo l’invito a fare memoria di quanti hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata. Così, come da qualche anno, la prima giornata di primavera si è trasformata nell’occasione per raccontare e sensibilizzare quante più persone possibile alla costruzione di una società libera dalle mafie, dalla corruzione e dal malaffare.

Proprio con questo intento educativo i primi protagonisti sono stati proprio i ragazzi dell’asilo e delle scuole elementari e medie della cittadina presilana raggiunti dai capi e dei ragazzi scout. Con i bambini dell’asilo è stata ripercorsa, in stile scout, la storia di don Peppe Diana, ucciso dalla camorra, mentre con i ragazzi delle scuole elementari, dopo la visione di un cartone sulla vita di don Pino Puglisi, ucciso da Cosa Nostra, si sono svolte delle attività per ricordare alcune delle tante vittime innocenti. Ad ascoltare la storia di Peppino Impastato, anch’egli ucciso dalla mafia, sono stati invece i ragazzi delle ultime classi che hanno poi ricreato un prato fiorito con i nomi delle vittime della mafia. A completare la mattinata le attività con i ragazzi della scuola media dove, ispirandosi al libro “La classe dei banchi vuoti” di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, è stato visionato un video in cui venivano raccontate le storie di nove ragazzini vittime di mafia sottolineando come uno dei migliori antidoti alla criminalità organizzata sia la cultura e la conoscenza. Conoscenza delle tante, troppe vite spezzate che, come nelle scorse edizioni, è stata fatta nel pomeriggio attraverso la lettura paziente e intervallata da alcuni interventi, dei quasi mille nomi che hanno tristemente segnato la storia del nostro paese. Teatro della solenne cerimonia la villetta comunale di Celico dove, alla presenza di numerosi cittadini, gruppi scout della zona “Terra dei Bruzi”, del sindaco della cittadina Antonio Falcone e di quello di Casali del Manco Stanislao Martire, è stato letto a più voci l’elenco delle vittime innocenti delle mafie. A intervallare la lettura, il prezioso intervento di Marco Moretti, membro dell’associazione antiracket di Cosenza “Lucio Ferrami”, che ha raccontato come solo con il coraggio e la fiducia nelle istituzioni e nella giustizia sia possibile sconfiggere questo cancro che impedisce al nostro territorio di decollare dal punto di vista imprenditoriale e sociale.