Cultura
“Il Prefetto e i briganti”
Un volume di Giuseppe Ferraro per approfondire la figura di Enrico Guicciardi, che fu Prefetto di Cosenza tra il 1861 e il 1865.
Enrico Guicciardi, nobile della Valtellina, fu prefetto di Cosenza tra il 1861 e il 1865, diventando una figura di riferimento per la locale (e non) realtà socio-politica del tempo, soprattutto per ciò che concerne la repressione del brigantaggio. La sua figura e il rapporto con il territorio sono stati recentemente analizzati da Giuseppe Ferraro nel libro “Il prefetto e i briganti”, edito da Le Monnier. Attingendo anche all’archivio privato di casa Guicciardi e soprattutto a un sostanzioso corpus di lettere private e riservate, scambiate in quegli anni con esponenti della classe dirigente liberale, Ferraro traccia non solo un ritratto dettagliato del personaggio e del suo agire politico, ma analizza anche i diversi approcci da parte del governo centrale verso le questioni del Meridione, prima tra tutte, appunto, il brigantaggio. Il libro si divide in sei capitoli. Il primo descrive la situazione in Calabria nel passaggio dai Borbone ai Savoia, e l’arrivo di Guicciardi alla prefettura di Cosenza. Il secondo ricostruisce i rapporti tra Guicciardi e Pietro Fumel, colonnello della Guardia Nazionale. Il terzo capitolo è inerente alle divisioni tra potere militare e politico in Calabria. Il quarto si sofferma sulle repressioni del brigantaggio. Nel quinto si parla dell’occupazione delle terre demaniali da parte dei proprietari terrieri e i sui riflessi sul brigantaggio. Il sesto e ultimo capitolo traccia una panoramica della vita sociale e politica della regione durante la prefettura di Guicciardi. Giuseppe Ferraro, dottore di ricerca in Storia contemporanea, è già autore di altre pubblicazioni sull’Unità di Italia e sulle due Guerre Mondiali. Recentemente è stato insignito del premio Spadolini 2016.