Un treno a 1200 kmh?

È il progetto ''Hyperloop'', un nuovo sistema di trasporto ad alta velocità.

Va bene veloce, ma così si esagera! Ve lo immaginate un treno che viaggia a 1.200 km orari? Significherebbe poter coprire la tratta Roma-Milano in 25 minuti e, se fossimo negli States, San Francisco-Los Angeles in 35 minuti: mica male!Eppure, questo “fulmine del trasporto” potrebbe veramente essere realizzato, e anche in tempi brevi. Si tratta del progetto “Hyperloop”, un nuovo sistema di trasporto ad alta velocità ideato da Elon Musk, il visionario amministratore delegato di Tesla Motors, azienda statunitense che produce veicoli elettrici ad alte prestazioni orientati verso il mercato di massa.Il progetto futuristico nasce negli Stati Uniti, ma si è avvalso anche di partner italiani per il design e la scelta dei materiali.Ma in cosa consiste questo sistema così innovativo? Nella versione “Alpha” del progetto, approntata già nel 2013, il “treno ultraveloce”, capace di raggiungere i 1.200 km/h, è costituito da una serie di vagoni (“capsule”) che viaggiano su binari chiusi in tubi di acciaio a bassa pressione, all’interno dei quali viene creato il vuoto, in modo da ridurre il più possibile l’attrito dovuto al movimento. In pratica le “capsule” viaggiano su un cuscinetto d’aria, che esse stesse producono, spesso poco più di un millimetro. Il tutto a ridotto consumo di energia elettrica. Sono previsti, infatti, dei pannelli solari, posti sulla parte superiore dei tubi, che recuperano energia. Un altro aspetto innovativo orientato alla salvaguardia dell’ambiente all’ambiente è la struttura dei piloni di cemento che reggono i tubi: essi sono in grado di raccogliere diossido di carbonio e rilasciare ossigeno, proprio come un albero. Inoltre saranno anti-sismici, a basso impatto ambientale e non si procederà all’espropriazione di terreni per la posa delle linee (se ne chiederà solo l’uso, in cambio della fornitura gratuita di energia elettrica).Durante i viaggi, per non sentire l’elevata velocità ed evitare l’effetto claustr ofobico, i passeggeri saranno distratti da esperienze di realtà virtuale.Solo fantascienza futuribile? Per niente. Il futuro è già qui. Si è appena giunti, infatti, al progetto definitivo realizzato da Suprastudio, uno studio di alto livello che fa parte della scuola di architettura dell’Università della California (Los Angeles) e da Hyperloop transportation technologies (Htt), una start up di Los Angeles, e dopo una prima ipotesi di realizzare il primo percorso di prova in Texas, si è deciso di puntare invece alla California. Là – precisamente nella Quay Valley Nord di Los Angeles, dove è in costruzione una città a impatto zero – è già prevista l’esecuzione di un primo test nel 2017, con la realizzazione di una “linea sperimentale” dell’Hyperloop lunga 5 miglia (8 km), in cui verranno effettuate le prime prove. Se queste andranno bene, dal 2018 i primi passeggeri della Quay Valley potranno diventare i primi pendolari ad altissima velocità. Ma non è escluso che anche in Italia la prima sperimentazione di Hyperloop possa approdare già entro il 2017.Costo del progetto? La tratta sperimentale della proposta “Alpha” (che prevede solo trasporto di merci) ha un costo stimato di circa 6 miliardi di dollari, mentre una versione che permetta il trasporto di passeggeri e auto costerebbe fino a 7,5 miliardi di dollari. Se dovesse essere realizzato tutto il tratto da Los Angeles a San Francisco servirebbero ben 16 miliardi di dollari. Come recuperare queste somme esorbitanti? “Faremo una raccolta di capitali molto presto – spiega Gabriele Gresta, già co-fondatore di Digital Magics, tra gli italiani che hanno preso parte al progetto – per preparare una quotazione al Nasdaq, che potrebbe vedere la luce nel secondo quarto del 2016. Inoltre, stiamo ricevendo l’attenzione di molte multinazionali interessate a finanziare o a sponsorizzare il progetto. Vogliamo che Hyperloop venga sostenuto finanziariamente solo da privati”.In attesa che questo rivolu zionario ed ecologico “sistema di trasporto” diventi realtà, rassegnati… torniamo allo snervante traffico delle nostre invivibili città!