Uno ma Trino, quando la matematica e la teologia si guardano negli occhi

Riproponiamo un contributo apparso sul nostro settimanale nel 2024. C'é un dialogo possibile tra la matematica, fatta di numeri, e la teologia?

Dio uno e trino. Uno e tre. Ironia della Provvidenza, alla quale presta fede, il Teologo che voglia occuparsi di matematica sembra avere strada  irta. Perché credere a un divino che sia uno e unico ma in tre (persone, ma è un termine tutto umano) sembra già convertire la matematica a una opinione, manco tanto retta. Eppure è ortodossia, che ha attraversato il corso d’acqua intricato dei primi secoli dell’era cristiana, dove alcuni, intelligenti – chi dice il contrario?! – s’erano posti il problema della dualità, della trinità che è triunità, della umanità – divinità dell’Uno dei tre.

Roba da far girare la testa, da saggiare alla prova del testo sacro. Mistero. Che non è mai contro, ma sempre un po’ più sopra. Quale trono allora per il pensiero matematico, quel calcolo raziocinante che sembra misurare cadere nella paura dell’ignoto e dell’incerto? E oggi, ancor più, in questi tempi proprio d’incertezza, in cui tutto è fluido e di solido in giro ce ne è ben poco, minacciato dal relativum?

Poi t’imbatti nel dato irrazionale, ma reale, che tra zero e uno ci sono infiniti numeri. Perché, ci sono, e su questo i dubbi sono ridotti proprio allo zero. E quello stesso zero ti riporta al nulla, forse anche al vuoto, per quanto fisici d’alto rango insegnano che il vuoto è pienissimo di qualcosa. Questione di energia, la stessa che occupò i teologi del tardissimo medioevo quando dovettero capire come è possibile che nella seconda persona della triunità ci siano due operazioni e due volontà. Due in uno, si direbbe schematicamente.Ma se fra lo zero e l’uno che percepisco ci sono infiniti numeri, e pure quell’importantissimo segno grammaticale che è la virgola, allora oltre la razionalità dello zero e dell’uno c’è qualcosa di irrazionale. C’è un qualcosa che profuma di mistero. Che faccio fatica a misurare e a concepire ma so che c’è. Proprio come l’uno e trino di cui sopra. Un sospiro di sollievo per il Teologo.