Cultura
“Viaggio geoarcheologico attraverso la Calabria”. Omaggio a Gioacchino Lena
Presentato a Cerisano l'ultimo libro del professore Gioacchino Lena
L’Istituto per gli studi storici ha inaugurato la sua stagione targata 2021 partendo dal ricordo del professore e geoarcheologo Gioacchino Lena, figura di rilievo della comunità dei geologi e per l’Istituto stesso, venuto a mancare nel mese di Dicembre scorso.L’evento, svoltosi lo scorso 24 giugno presso palazzo Sersale a Cerisano, è stato moderato da Francesco Kostner.Una manifestazione commemorativa ampiamente voluta da Paolo Graceffa, vice presidente dell’istituto, la quale ha destato l’interesse di amici, parenti e di tanti che, nel loro cammino professionale ed umano, hanno avuto il piacere di conoscerlo.Hanno preso parte all’evento alcuni allievi di Lena tra cui: Maria Teresa Chiappetta, avvocato, la dott.ssa Marina Simonetti, Salvatore Medaglia, docente di Archeologia subacquea presso l’Università della Tuscia di Viterbo, ed il prof. Francesco Cuteri – Archeologo – Accademia di Belle Arti di Catanzaro – componente del Comitato Scientifico del Centro Studi dell’habitat rupestre di Zungri.Ma a far da trait d’union per tutta la durata della manifestazione è stato il suo ultimo libro, dal titolo “Viaggio geoarcheologico attraverso la Calabria” (Rubettino, 2020).Non sono mancate le performance degli artisti tra un intervento e l’altro con Emilia Brandi, Stefania De Cola,Manolo Muoio, Ernesto Orrico, Silvio Stellato e Paolo Spinelli, che attraverso la loro arte hanno omaggiato Lena.Un volume che vuole essere uno snodo focale nel panorama geoarcheologico, il cui intento è quello di analizzare la relazione indissolubile tra l’ uomo e l’ ambiente: una visita nell’entroterra della Calabria attraverso una visione di insieme, frutto di anni di esperienze e di attività sul campo.A dare un punto di vista sul testo è Domenico Bilotti, socio dell’istituto e professore di Multiculturalismo e Storia delle Religioni presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro che afferma: “Viaggio geoarcheologico attraverso la Calabria” di Gioacchino Lena somiglia ai bauli che si vedono nella grande pittura fiamminga: la cassetta degli attrezzi dell’ottico, dell’esploratore, del cartografo. Con la pazienza di chi lavora il quarzo e il diamante, Lena ci porta in viaggio – è il caso di dire – nella peculiarità originaria e originale della geografia fisica e storico-politica della Calabria. Rileggendo il volume non si ha la sensazione di una monografia scientifica o di un testamento spirituale, o certo non solo: è piuttosto un taccuino al futuro intarsiato sul tronco del passato profondo”.Il suo è stato uno studio sui processi di antropizzazione, poiché la trasformazione dell’ambiente ha portato cambiamenti climatici e dell’habitat naturale da parte dell’uomo, uno studio di ricerca sostenuto e molto apprezzato nei vari Atenei e da tutto il mondo accademico.