Sport
Il pensiero per Gigi Marulla
Nel 2015 ci ha lasciato il bomber rossoblù.
Ricorderemo il 2015 anche come l’annata nella quale di ha lasciato Gigi Marulla. 19 luglio. E’ pomeriggio caldo e afoso di mezz’estate. Il giorno dopo il Cosenza avrebbe dovuto incominciare il ritiro pre-stagionale. Ma questo non avvenne. Una città, una regione intera e poche ore di distanza dal primo pomeriggio sarebbero state inondate da un fiume di lacrime. Alla notizia, la reazione è quasi indescrivibile. L’animo, la ragione, vengono imprigionate in una morsa di dolore, una catena da cui uscirne è cosa dura. Il sangue si ghiaccia con lo sguardo a perdersi in un meandro della stanza. Stato di sotto-shock. Una grande persona se ne andata lasciando dietro alle sue spalle le lacrime, ma anche una vita passata nell’umiltà e nella semplicità. Quel pomeriggio di mezz’estate è durato per mesi e mesi. Sui sociale dilagavano un oceano di attestati di solidarietà, mentre a Cosenza la bara veniva accompagnata sul campo che oggi porta il suo nome, dove Gigi, da calciatore, ha fatto gioire due generazioni di tifosi. La grande folla a piazza Loreto a commemorarlo, ad innalzare, a gridare il suo nome. “Son contento solo se vedo segnare Marulla”…gridava una coro che continuava “e Marulla segna ancora e la Curva si innamora”. Gigi continuerà a segnare e a vivere dentro di noi. Anche chi non ha avuto modo di conoscerlo, deve sapere della sua grande simpatia e amicizia che trasmetteva a chi gli era vicino. Diceva Anassagora “tutte le cose sono in ogni cosa” riferendosi alle “omeomerie” ovvero alle parti simili di tutte le cose. Ecco, dentro di noi portiamo una parte di Marulla, una parte di lui vivrà in ognuno di noi… per sempre. Una persona che rimarrà il simbolo, il bomber indiscusso della storia del Cosenza. Il 2016, nel segno di Marulla puntiamo al grande sogno.