Il Cosenza a vele spiegate

Un concreto Cosenza si candida per il grande sogno. Al ballo delle grandi anche i lupi di Roselli.

La fregata Cosenza Calcio spiega le vele verso il mondo delle ricchezze, delle gioie, sognando di, conquistare, a “colpi di cannoni” e astuti “arrembaggi” il “bottino” Serie B… già…la Serie B. Con la vittoria su una coriacea Juve Stabia il “commodoro” Roselli ha ordinato di mettere tutte le vele al vento per restare agganciato alla flotta degli altri vascelli. I marinai hanno risposto nel migliore dei modi. In mezzo alla burrasca (ieri allo stadio soffiava un vento forte, che superava anche i 100 km/h) hanno tirato fuori il meglio della fregata andando a velocità di “venti nodi”.

VENTO IN POPPA. Partita condizionata dal forte vento. In città e provincia molti i danni. Nei pressi dello stadio sono, infatti, caduti due alberi e nel centro cittadino (su Viale della Repubblica) un albero ha chiuso al transito una strada. Sul terreno di gioco il vento di scirocco ha mandato in bestia i ventidue giocatori. Ad iniziare dal portiere Polito, in difficoltà con le rimesse dal fondo, a continuare con i vari calci di punizione e le rimesse di Perina nel secondo tempo (a vento contro). I Lupi, nei primi 45 minuti, hanno sfruttato questo fattore. Avendolo a favore, la squadra di Roselli ha travolto gli uomini di Zavattieri. Dopo il timido avvio da parte dei campani (salvataggio di Perina su Nicastro), il branco ha reagito. Difesa solida e attacco lampante con un centrocampo ordinario. I Rossoblù hanno schiacciato le vespe nel proprio alveare e al quarto d’ora hanno centrato il vantaggio con Arrighini bravo a sfruttare un contropiede e bucare Polito all’angolino.

CONCRETO. Questa volta, i Lupi non sono stati passivi dopo il vantaggio, anzi, attivi. Infatti, dopo 15 giri di lancette, La Mantia immagazzina il raddoppio: ricevendo palla dalla trequarti, l’attaccante romano si beve Polak e, in scivolata, batte Polito infiammando il “Marulla”. I Lupi, per niente sazi, continuano con l’arrembaggio. Ci prova Statella dalla distanza, Polito, combattuto dal vento contrario, blocca come può. Lupi concreti nella prima frazione di gioco. Corrono, studiano, creano e realizzano. Davvero il miglior primo tempo di tutta la stagione.

PUNGONO LE VESPE. Nella ripresa, la schiera di Zavattieri non perde tempo e accorcia. Lisi, dopo due minuti di gioco, scende in area e serve Diop che, a due passi, gonfia la rete. I campani prendono il pallino del gioco, costringendo il Cosenza a giocare di rimessa. L’attacco stabiese, tuttavia, si infrange sul muro eretto da Tedeschi e Di Nunzio e, inoltre, il “sacro” aiuto di Perina in porta. Al 17° contropiede rossoblu: La Mantia, in versione assistman, lancia Arrighini davanti a Polito. L’ex Avellino si fa ipnotizzare dall’estremo difensore stabiese mandando all’aria una ghiottissima occasione per chiudere definitivamente la pratica.

PERINA. E’ un finale tutto da soffrire per i calabresi. Tutta la Juve Stabia si riversa nella metà campo silana (nel finale anche il portiere Polito). Zavattieri manda in campo Gomez cui ha in dote la migliore opportunità per pareggiare i conti, ma ha avuto a che fare conto Perina. Al 43° brova la bordata dai venti metri e l’ex Melfi vola con i pugni a respingere la sfera e salvare il punteggio. I Lupi centrano la nona sinfonia casalinga e il quarto risultato utile consecutivo.

SI…CI SEI ANCHE TU. E’ bello vedere la classifica. Terzi a sole due lunghezze dal primo posto in un campionato che non ha una vera e proprio battistrada. Al vertice si sono alternati Casertana, Foggia e ora il Benevento che è stato frenato in casa dal Matera (un’altra pretendente di ritorno e prossima avversaria del Cosenza). I Lupi con i propri mezzi, all’altezza della situazione, possono continuare a galoppare, anzi, a navigare a vele spiegate verso la Serie B, obiettivo tutt’altro che utopico. Occorre, come ripetiamo dall’inizio del campionato, restare calmi, umili e continuare a fare questo tipo di lavoro che sta dando i suoi frutti.