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Il tifo per il Cosenza è senza limiti. In Belgio un cuore rossoblù
Giovanni Rizzotto vive nel Paese europeo, ma non perde mai di vista il suo Cosenza. Anzi, qualche volta viene pure al Marulla...
Giovanni Rizzotto è uno dei tanti tifosi rossoblù sparpagliati in tutto il mondo che seguono le vicende del Cosenza calcio e, qualche volta, organizzano viaggi per tornare in città e assistere dal vivo a partite e allenamenti. Giovanni abita a Maasmechelen, comune del Belgio di circa 38.000 abitanti situato nella provincia fiamminga del Limburgo e sta vivendo da vicino gli ultimi fatti accaduti in questo Paese. Infatti, il 22 marzo scorso un commando di jihadisti dell’Is ha fatto esplodere varie bombe all’aeroporto Zaventem della capitale Bruxelles e alla linea 1 della metro vicino il quartiere di Maelbeek. “Ho saputo – ci spiega Giovanni – del fatto tramite il mio datore di lavoro, i social e i giornali online. Sono atti vili, qui c’è molta rabbia e paura perché non è stato attaccato solo il Belgio, ma l’Europa intera”. Giovanni, anche se abita lontano da Cosenza, spesso e volentieri scende in città per vedere in prima persona le partite della sua amata squadra. Domani, causa terrorismo, non potrà assistere alla gara contro il Lecce “ma seguirò il match in TV”. Giovanni Rizzotto è uno dei tanti tifosi rossobluùsparpagliati in tutto il mondo che seguono le vicende del Cosenza calcio e, qualche volta, organizzano viaggi per tornare in città e assistere dal vivo a partite e allenamenti. Giovanni abita a Maasmechelen, comune del Belgio di circa 38.000 abitanti situato nella provincia fiamminga del Limburgo e sta vivendo da vicino gli ultimi fatti accaduti in questo Paese. Infatti, il 22 marzo scorso un commando di jihadisti dell’Is ha fatto esplodere varie bombe all’aeroporto Zaventem della capitale Bruxelles e alla linea 1 della metro vicino il quartiere di Maelbeek. “Ho saputo – ci spiega Giovanni – del fatto tramite il mio datore di lavoro, i social e i giornali online. Sono atti vili, qui c’è molta rabbia e paura perché non è stato attaccato solo il Belgio, ma l’Europa intera”. Giovanni, anche se abita lontano da Cosenza, spesso e volentieri scende in città per vedere in prima persona le partite della sua amata squadra. Domani, causa terrorismo, non potrà assistere alla gara contro il Lecce “ma seguirò il match in TV”.Innanzitutto come sta lei e la sua famiglia? Noi e la famiglia stiamo apposto, grazie, però, il pensiero va alle vittime di questi vili attentati. Come avete appreso la notizia? Io stavo andando a lavorare, abito in Limburgo, vicino Genk , e sulla radio avevo sentito di un esplosione a Zaventem, l’aeroporto di Bruxelles, ma tramite Facebook e i giornali sul cellulare le notizie si diffusero immediatamente, poi sono stato chiamato dal mio capo il quale mi ha detto di tornare a casa. Poi e stato chiaro Che era un attentato del’Is. Che atmosfera c’è ora nel Belgio? Paura, delusione, rabbia, un po di tutto. Si deve pensare che non è stato solo colpito il Belgio, ma il cuore dell’Europa. Lei è un tifoso del Cosenza che spesso e volentieri scende in città a seguire le partite, ma domani… Si, il mio cuore batte solo per il Cosenza Calcio 1914. Per il blocco aereo non ho potuto fare il biglietto per Lamezia , sarei partito giovedì e tornato sempre il lunedì , specie quest’ anno in cui mi sono venuto a vedere già 3 partite casalinghe contro Catanzaro , Juve Stabia e Aversa Normanna (scorsa stagione ndr). Cosa augura al Cosenza: i Lupi navigano nelle parti alte della classifica? Dove possono arrivare i rossoblù? Guarda, se seguo il cuore dico promozione diretta, se siamo realisti mi aspettavo una stagione nelle prime 8. Ora a 7 partite dalla fine il primo obiettivo devono essere i play-off, anche se siamo in un girone di ferro. La spinta in più lo può dare solo il pubblico cosentino, se si ricorda i derby, il centenario, solo con la bolgia del Marulla possiamo centrare, quello che c’è stato tolto da anni. La serie B” Ci racconti un po’ la sua storia, come si ritrova in Belgio? Beh sono nato in Belgio, mamma si è trasferita da Aprigliano, a 11 km da Cosenza, in Belgio insieme a papà. Si sono .ostati qui e hanno costruito una vita in Belgio. Mio padre è del Nord (Possagno) però l’ho fatto impazzire per il mio amore verso il Cosenza. Quando scendevo da piccolo e stavo 2 mesi in Calabria mi portavano un giorno a vedere una partita di coppa Italia e mi innamorai subito del San vito, della squadra, ecc. Ogni anno in estate vado a trovare la squadra a Lorica e mi faccio una foto con la squadra, poi in Serie B seguivo la squadra su Tele +, poi Sky dopo nei anni della D , C2 su radio Rlb e ancora, in streaming su Lupiindiretta, Sportube e Ten. E tutti i miei amici, che tifavano una squadra di A, mi celiavano, però, ho detto che un giorno torneremo in B e forse chissà in A, poi sarò io a ridere perché ho tenuto fedeltà anche in D. Nato in Belgio, sente l’appartenenza alla Calabria, a Cosenza? Si la sento e come! Grazie a Ryanair scendo in media 5 volte all’anno, per rilassarmi la mente e a trovare i miei cugini e gli ultrà della Curva Sud e, anche, i miei nonni Ecco, questi viaggi quanto le costano? Riguardo i biglietti di circa 40 andata e ritorno, poi i parenti mi vengono a prendere e cerco di viaggiare più economico possibile. Sto cercando di fare un club Cosenza Calcio Belgio, per venire a seguire con un bel gruppo qualche partita casalinga del Cosenza. Qual è il suo calciatore (del Cosenza e non solo) preferito? Del Cosenza vado pazzo per Statella, anche Perina diventerà uno di serie A. Poi Messi per me è di un altro pianeta. Invece giocatori della storia rossoblù? Marulla, Lucarelli, Lentini e Savoldi. Domani Cosenza-Lecce, come finirà? Spero in un 2-0 per noi.