Cosenza calcio, Roselli: “col Catanzaro partita di spessore. Bene giocare il 26 dicembre”

Il tecnico spiega le qualità della rosa di questa stagione. 

SAN FILI. “Le amichevole sono sempre alla ricerca del problema” dice scherzando il mister Giorgio Roselli. Dopo il duro fallo ai danni di Baclet, susseguito a quello di Blondett, il tecnico è entrato in campo per richiamare i calciatori biancorossi. Parlando della gara in riferimento al gioco, Roselli ha provato il neo acquisto Mungo da centrale di centrocampo e poi, nel secondo tempo, da trequartista dietro Baclet. “Non era un esperimento – afferma Roselli – non avendo a disposizione Capece, ho voluto provare Mungo in quel ruolo dato che può svariare in tante zone del centrocampo. Della partita di oggi sono contento. Di solito vengono prese sottogamba, oggi hanno avuto la testa di fare le cose dell’allenamento.” La coppia offensiva era composta da Baclet e Gambino: “sono i nostri attaccanti titolari. Lavorando insieme al massimo della condizione vanno benissimo. Vedremo quali saranno i calciatori in grado di sostituirli”. Capitolo mercato: “il difensore centrale non è la priorità. Questo è il mercato del Cosenza. Per il momento prendiamo il centrale, poi cerchiamo di soddisfare gli altri punti. La società non si farà scappare qualche occasione per potenziare la squadra. Non prendiamo calciatori per fare numero. I calciatori vanno migliorati, non cambiati.” Il calendario ha subito regalato al Cosenza il derby storico contro il Catanzaro. La partita in pieno mese estivo può essere davvero un arma a doppio taglio: “Non è un bene perché se perdi, non parti col piede giusto, se vinci dici che le vinciamo tutte. E’ un discorso che non faccio – risolve Roselli – è una partita di grande spessore per tutta Cosenza. Capisco quanto ci tengono, di solito non avviene mai alla prima però il concetto del sorteggio non fa dire nulla a nessuno. Nel resto del calendario sono molto positivo al turno del 26 dicembre (di nuovo contro i giallorossi ndr) perché il nostro è spettacolo e non possiamo, nei giorni di festa, restare a casa. Tengo a precisare, in chiave tattiva, questa squadra non è più offensiva. Vi spiego, Capece ha un gioco completamente diverso da quello di Arrigoni. Quindi devo affinare la fase che effettua di meno preservando quelle che sono le sue caratteristiche”.