Ferragosto col Cosenza, sognando un esordio da favola

Cosa c'è nel piatto di Roselli a pochi giorni dall'esordio a Catanzaro? Con quali soluzioni tattiche si trova il tecnico umbro? Il countdown è iniziato, la piazza attende l'inizio della nuova stagione, sperando di migliorare il piazzamento dello scorso anno.

Cosa c’è nel pranzo di ferragosto del Cosenza? Certamente il desiderio di ripartire, di ricominciare. Lo aspettano i tifosi, una piazza intera che è già pronta a vivere con passione una nuova stagione di Lega Pro. Lo scorso campionato è restato nel cuore degli aficionados, e con esso un piccolo boccone di amarezza perché il cammino avrebbe potuto continuare oltre la stagione regolare. Tant’è, la banda Roselli è arrivata a sole tre lunghezze dai play off.

Adesso di giorni al via ne mancano veramente pochi. Il 28 agosto, giorno in più o giorno in meno – si attende il novero degli anticipi e posticipi – si riparte. L’esordio è da brividi: i lupi saranno di scena a Catanzaro, in un inusuale derby di inizio stagione. Concentrazione subito massima, per il Cosenza. La piazza tiene troppo a questa partita, e i rossoblù non vincono nel capoluogo da tempo immemore – fatta eccezione per una gara di Coppa Italia di due anni fa. Lo scorso anno gli uomini di Roselli, pur essendo più forti e più in forma, in un momento difficile per le aquile, non riuscirono a violare il Ceravolo. Chissà che questa non sia la volta buona, con il Catanzaro che sta vivendo un tormentato momento. Via il tecnico Erra, a 15 giorni dal via i giallorossi non hanno ancora un allenatore.

Il Cosenza, invece, ha confermato Roselli, e con esso un bel nugolo di calciatori che la scorsa stagione hanno dato solidità al gruppo rossoblù. Non tutti, a dir la verità, sono rimasti, ed anzi la nuova stagione era partita con qualche malumore, visto l’addio del direttore Meluso e con esso di giocatori del calibro di Arrigoni, Ciancio, Fiordilino, Vutov e La Mantia. Ma sul piatto Roselli ha trovato nuove pedine, da far muovere nel suo scacchiere, che quest’anno potrà essere veramente camalaeontico. Sono arrivati tuttocampisti e giocatori eclettici che certamente consentiranno al tecnico umbro di provare diverse soluzioni di gioco. Qualcuna l’abbiamo già vista in questo precampionato, durante il quale è arrivata una vittoria con la Frattese e una successiva sconfitta di misura a Bari, in Coppa Italia. 4-4-2 o 4-5-1 o ancora 4-3-3, probabilmente saranno questi i moduli che Roselli alternerà all’interno delle stesse partite e durante il torneo. Gli interpreti ci sono: è arrivato Baclet, 187 centimetri, valido goleador di categoria, che certamente farà bene, cercando di far dimenticare ai tifosi la stella di La Mantia. Potrebbe arrivare un’altra punta? Ai suoi lati non manca la qualità, con Statella – vero top player di questa squadra e il riconfermato Cavallaro, che dovranno dare un grande apporto in fase offensiva. Sul piatto il Cosenza può contare proprio sull’estrosa punta campana, che finalmente, dopo qualche incrinatura del finale di stagione, strappa gli applausi costanti dei tifosi.

A centrocampo, certamente valido l’inserimento di Capece, che avrà il compito di sostituire il maratoneta Arrigoni, approdato a Lecce. Caccetta al suo fianco, ristabilito dopo gli infortuni dello scorso anno, darà sostanza al centrocampo. Roselli ha promesso che il suo nuovo Cosenza sposterà più in avanti il suo baricentro: è una priorità, se si vuole quanto meno eguagliare il buon campionato dello scorso anno. In troppe partite i rossoblù hanno quasi rinunciato a proporsi in maniera concreta in avanti perdendo punti che poi si sono rivelati decisivi in negativo. Avanzare il baricentro non significa perdere equilibrio in mezzo al campo e indietro, dove certamente Roselli potrà contare su una grande solidità. Tedeschi e Blondett (il biondo salterà l’esordio di campionato a causa di una distorsione patita contro il Rende nell’amichevole di San Fili) garantiscono posizione, attenzione, chiusure. Arriverà anche un altro difensore, per far rifiatare, nei momenti complicati, i titolari. Maun innesto sarebbe utile anche a centrocampo, per non rimanere a corto di uomini come avvenne lo scorso anno.

E’ fondamentale partire bene. Roselli lo sa, i ragazzi pure. Dopo ferragosto si ritornerà a sudare per regalare ai tifosi un inizio da favola.