Cosenza – Lecce qualche ora dopo. Una squadra concreta, unita

Il lavoro di mister Roselli finalmente paga. Questa è una squadra con belle potenzialità.

Il Cosenza oggi ha dimostrato di essere una squadra vera, concreta, unita. Il gruppo tra i giocatori si è consolidato nel migliore dei modi ed ora la mentalità acquisita dalla compagine rossoblù è quella giusta. Una truppa che nell’inizio della stagione era vista come senza faccia, debole e non di categoria. L’avvento del nuovo mister ha fatto ricredere molte opinioni. E’ riuscito a trovare in ogni elemento della rosa delle ottime qualità. Ha fatto capire che ciascun giocatore aveva delle buone caratteristiche. In tre mesi ci sono state, certo, sconfitte che hanno turbato l’animo della tifoserie preoccupata per la situazione della squadra, ma in tre mesi Roselli e il resto dello staff hanno trovato e consolidato le positività del gruppo. Oggi i rossoblù hanno vinto soffrendo molto. Infatti è stato il Lecce a fare la partita, mentre il Cosenza puntava di più sui contropiedi e, quindi, sulle disattenzioni dei salentini. Il gol di Calderini è il frutto proprio da una ripartenza conclusa da una bella azione in solitaria del fantasista bruzio. Abile a tener palla, saltare il diretto avversario e mettere dentro il pallone alle spalle di Caglioni. Da li il Lecce si è spinto in avanti, andando al tiro ma non concretizzando le occasioni create. I terzini come Lopez hanno messo tante palle al centro, ma Moscardelli e i suoi colleghi di reparto non hanno saputo sfruttarle, con la retroguardia del Cosenza attenta e vigile. Ospiti solo possesso palla e pochi pericoli dalle parti di Ravaglia. L’unica vera azione che ha davvero spaventato il pubblico di casa è stata quella del minuto 18° con Papini che da posizione ravvicinata è andato alla conclusione di testa che Ravaglia, con un bel volo, ha respinto sulla linea. Una squadra, quella del Cosenza, che non ha mai mollato la speranza di vincere e portare, quindi, a casa tre punti sacrosanti che la spediscono alla 10° posizione con 36 punti. La retroguardia con Carrieri e Tedeschi ha disinnescato le iniziative degli attaccanti giallorossi e Corsi e Ciancio sulle fasce hanno fatto la loro ottima partita. Solo Statella e De Angelis oggi non erano in giornata, hanno faticato un po’ la supremazia nel possesso palla dei giallorossi, oggi in maglia bianca. L’esterno sinistro andava molto in difficoltà nel superare l’uomo perdendo troppe palle, mentre l’attaccante non è andato mai al tiro rimediando anche un cartellino giallo che lo costringerà a saltare la partita di sabato contro il Messina (un primo chekpoint per la salvezza tranquilla). Dunque, partita di cuore e sacrificio dell’undici di mister Roselli. Ora arriva il rush finale di stagione e anche la finale di Coppa Italia contro il Como. I lupi devono finire bene il campionato e cercare di alzare il trofeo per “dare un senso compiuto alla stagione” (come ha detto Tedeschi oggi nel dopo gara di Cosenza-Lecce). Ad Maiora!