Il Parma in D è una storia da Serie A

I ducali hanno esordito in casa davanti a diecimila persone. Prima del match tifosi e calciatori in corteo verso lo stadio. Grande l'entusiasmo. Il parallelo con il Cosenza di 12 anni fa.

La bella storia da serie A di questa settimana non proviene dalla Serie A ma dalla Serie D. Esattamente da Parma e dal Parma. E’ stranissimo solo pensare che il grande Parma, la pluridecorata squadra dei miracoli anni Novanta, disputi nel campionato di quarta serie giocando contro squadre sconosciute. Ma questo è il calcio, e questo succede. Eppure non si sono spente le telecamere sul Tardini, e soprattutto la città, operaia come ognuna di quelle della regione, ha saputo rimboccarsi le maniche e ripartite. Domenica 13 settembre 2015: esordio del Parma tra le mura amiche contro il Villafranca. Tifosi e calciatori si danno appuntamento per una sorta di processione calcistica verso lo stadio. Capitan Lucarelli e company guidano il nutrito gruppo di ultrà verso la nuova stagione. Inni e canti, fumogeni, rumori e suoni. Unità di intenti. Entusiasmo. Una bella scena, con squadra e tifosi uniti verso un obiettivo. Certo, in Serie D è tuto più facile, non ci sono campioni da scortare, protocolli da seguire, però a volte è più bello e romantico. Anche quando il Cosenza, dopo il fallimento del 2003, scese nella quarta serie, c’era entusiasmo, e c’erano novità Ad allenarsi i giocatori, tanti del bruzio, arrivavano a piedi o in motorino, tanti manco guidavano. Amavano i due colori che avevano tifato da sempre, in curva. Anche a Parma è così, in campo, in panchina e sugli spalti ci sono amanti dei crociati, tifosi veri, uomini simbolo. L’obiettivo, appunto, l’unità d’intenti. Nevio Scala presidente, Apolloni, Lucarelli, sono un po’ come rivivere un sogno. 10 mila persone allo stadio in D un risultato quasi miracoloso. Anche quando esordì il Cosenza, tanti anni fa ormai, lo stadio presentava una bella cornice. Le piazze calde e appassionate lo saranno sempre. Quando il Parma segna, come ni serie A, parte la musichetta trionfale. Come in Serie A!