Blanchard, “fino alla fine”

Dalla curva di Berlino per tifare Juventus, al gol nel recupero che consente al Frosinone di guadagnare il primo punto in Serie A.

“Qualche mese fa ero a Berlino a tifare Juve, ora ho realizzato un sogno”. E’ incredibile la storia di Leonardo Blanchard, esperto difensore del Frosinone di 27 anni. E’ lui l’uomo della giornata di campionato e oggi il protagonista della nostra rubrica “Belle storie da Serie A”. Ieri sera, con l’imperiosa incornata al 92′, ha pareggiato la partita contro la Juventus a Torino e regalato ai ciociari la gioia del primo punto in Serie A della loro storia. Basterebbe questo risultato storico a far scrivere il cronista. Ma il gol di Blanchard è qualcosa in più, è la favola che si realizza, l’apoteosi di un ragazzo che sa tenere a una squadra ed essere professionista fino in fondo, fino a farla sprofondare nella disperazione calcistica. Nel post partita Blanchard è stato candido: il 13 giugno scorso, durante la finale di Champions League a Berlino tra Juventus e Barcellona, era in curva, “con la faccia dipinta bianconera, a tifare Juve”. Con il gol di ieri, la faccia degli juventini è diventata rossa, di rabbia. Il tifoso Blanchard potrebbe aver sancito la fine di un’egemonia bianconera che in campionato durava a quattro anni. Strano, il calcio, ma bello e romantico proprio per questo. Dalla curva, come un ragazzo qualsiasi, per inneggiare ai campioni della storia bianconera, allo Stadium, per firmare la storia del Frosinone. Proprio contro quella squadra che chissà quante volte l’ha fatto sobbalzare da un divano per la gioia. Chissà quante volte Blanchard avrà gridato, insieme ai tifosi della curva, quel “Fino alla fine”, che è diventato un marchio e un segno distintivo della Vecchia Signora. Fino alla fine c’ha creduto il Frosinone. E Blanchard.