Sport
Un Cosenza tosto torna da Palermo con un punto
Ancora una volta prestazione ottima del Cosenza, in vantaggi con un gran gol di Fumagalli e ripresa all'80' da Di Mariano. Rossoblù che hanno messo intensità e mostrato padronanza nel palleggio.
Massimiliano Alvini può essere orgoglioso dei suoi ragazzi. Il Cosenza anche a Palermo ha fatto vedere di essere fatto di buona pasta, specialmente se la farina è nelle mani del tecnico rossoblù. Cosenza che ha tenuto il vantaggio per 40′ e che ha cullato di espugnare il Barbera per il secondo anno consecutivo. L’anno scorso l’eurogol quasi sul gong fu di Canotto, l’unico squillo della sua stagione deludente. Quest’anno la fattura pregevole è stata di Tommaso Fumagalli, che è arrivato già a quota due. Questa volta però il gol rossoblù non è bastato per portare a casa l’intera posta in palio, perché Di Mariano al minuto 80 ha rimesso le cose in parità.
Un Cosenza notevole, capace per diversi tratti del match di imporre la propria idea di calcio. Una squadra telecomandata dal suo timoniere che anche oggi, al netto dell’11 iniziale (unica novità Sankoh dal 1′), ha provato anche a cambiare pelle in corso d’opera. Alvini a un certo punto del primo tempo ha scambiato Florenzi e Kouan, con Aldo che a ridosso delle punte ha giocato bene, potendo esprimere con maggiore serenità il suo talento. Una buona possibilità per il prosieguo del campionato.
Il Cosenza non vuole fare la vittima sacrificale con nessuno, come ha dimostrato il cambio di D’Orazio con il neo acquisto Strizzolo dopo il pareggio dei locali. Alvini quindi anche coraggioso e ben premiato, se si pensa che Strizzolo ha tenuto un po’ più basso il baricentro del Palermo.
Ma è il carattere di questo Cosenza che fa ben sperare. Anche se in Sicilia non hanno brillato né Ciervo né Charlys (il suo un lavoro oscuro), l’intensità collettiva fa la differenza e lascia un sapore dolce nella bocca dei tifosi. Nella ripresa la gestione del pallone è anche migliorata, con Jose Mauri che ha dimostrato ancora di saper dare del tu al pallone, mostrando peraltro una maggiore mobilità. Meglio anche Kourfalidis rispetto alle precedenti esibizioni. Prova ne è stata la difficoltà del Palermo, con Dionisi che ha dovuto scervellarsi per trovare una soluzione alla insufficiente gara dei suoi.
Così, come contro la Cremonese, anche contro i rosanero – altra corazzata del torneo – il Cosenza ha dimostrato di saperci fare, e anche molto bene. Il Palermo, sospinto dal suo pubblico, ci ha provato, ma è andato a sprazzi e con poca lucidità, e poi hai trovato sulla sua strada un Micai fenomenale, vero regista difensivo dei rossoblù.
C’è da lavorare in tutti i reparti. Alvini lo farà, con la certezza di avere in mano un materiale umano di valore.