Vittoria vista derby, il laboratorio di Caserta è in fermento

Reggiana rimandata sconfitta agevolmente, vediamo cosa va e cosa non va in vista delll'attesissimo match contro il Catanzaro. 

Vittoria si sperava fosse, e vittoria è stata. I tre punti contro la Reggiana tra le mura amiche fanno bene al morale e alla classifica e, durante la sosta, consentiranno di preparare con serenità l’attesissimo derby di Catanzaro.

Sarà, ce lo auguriamo, una festa dello sport, nell’auspicio che si svolga nella massima civiltà e nel rispetto reciproco. È, a ben vedere, il derby più importante degli ultimi decenni, anzitutto perché si gioca in serie B, e poi per consolidare le buonissime posizioni di classifica. Chi vincerà, avrà consapevolezza di poter disputare davvero un campionato importante.Il Cosenza, in realtà, questa consapevolezza se la porta dentro dall’inizio della stagione, anche se non sempre riesce ad esprimerla in campo. Anche la gara contro gli emiliani ha mostrato i tanti difetti dei lupi.Anzitutto, si può dire che è stata una gara brutta, molto spezzettata. Il gioco del Cosenza non è più brillante come nelle prime giornate, e ci auguriamo che questo sia addebitabile al campo più pesante per le piogge costanti.

Abbiamo sempre detto che mister Caserta ha una grande responsabilità, quella di gestire una rosa abbondante sia numericamente che qualitativamente. Il 4-2-3-1 scelto evidentemente costringe il tecnico reggino a sacrificare uomini importanti per la categoria, come Canotto e Viviani. Entrambi si esprimerebbero meglio con il 4-3-3. Il credo tattico di Caserta probabilmente costringe alcuni uomini a non rendere al meglio, e qui ci riferiamo a Tutino (a mio avviso troppo decentrato sulla sinistra) e a Mazzocchi.Fondamentale, piuttosto, l’apporto di Idriz Voca che, oltre al benedetto vizio del gol, conferisce equilibrio alla squadra, sostanza e un considerevole apporto sia in aiuto al centrocampo che vicino alle punte.A proposito, aspettiamo qualche gol in più da Forte, finora fermo a quota 2, un po’ pochino per la caratura del calciatore.La chiave del derby con il Catanzaro sarà il centrocampo, da una parte e dall’altra. Per contrastare il gioco avvolgente delle Aquile, sarà fondamentale interdire, ma ancora di più saper tenere palla. Un ruolo l’essenziale, soprattutto come schermo, lo avrà proprio Voca.

L’auspicio, però, è che fra due settimane Zuccon sarà pronto per riprendersi una maglia da titolare. Nulla da togliere a Prszelik, i cui giri del motore crescono di partita in partita, ma è un dato di fatto che Zuccon sia capace di far girare bene il pallone, fare gioco e, diciamo, far giocare meglio anche Calò.

Queste due settimane di lavoro saranno ancora una volta un laboratorio per trovare la giusta quadra. Il Cosenza ha potenzialità importanti, ma deve imparare a usare bene la sua forza, altrimenti continuerà ad andare sull’altalena e a rendere incerto il suo campionato.