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Un punto che muove la classifica, ma si poteva fare di più
Contro il Parma cambio modulo dovuto alle assenze. Ducali tutta la partita con un uomo in meno, ma il Cosenza non ne ha approfittato.
Neanche con la superiorità numerica il Cosenza è riuscito a portare a casa i tre punti. Parma in dieci dal quinto minuto del primo tempo, ma il Cosenza di questi periodi ha una difficoltà incredibile a fare gol e, se non si segna, vincere è impossibile.
Una squadra ancora in convalescenza il Cosenza, dopo tre sconfitte consecutive, una situazione aggravata anche da squalifiche e infortuni, che hanno costretto il tecnico Fabio Caserta a cambiare schemi e uomini. Il punto conquistato in casa contro i migliori di tutta la categoria alla fine muove la classifica, ma lascia l’amaro in bocca, proprio perché i lupi hanno giocato praticamente per tutto il match con un uomo in più.
È stato un Cosenza quadrato, al netto delle difficoltà mentali che evidentemente questa squadra si porta dietro, e che si vedono per tutta la durata del match. Prova ne sono i gravi errori tecnici costantemente compiuti dai calciatori rossoblù, che sono ormai la brutta copia di quelli ammirati a inizio campionato, quando il Cosenza offriva un pregevole gioco e arrivavano le vittorie. Era importantissimo non perdere, ma occorre continuare a lavorare perché, vista l’abbondanza della rosa a disposizione del tecnico, non è possibile nell’arco di una partita fare mezzo tiro in porta.
Il Cosenza continua a essere sfortunato, visto il numero dei legni presi, ma questo non può essere un alibi per giustificare l’impotenza dell’azione offensiva dei rossoblù, l’assoluta mancanza di schemi e la particolare confusione che si vede negli ultimi 16 metri. Occorre dire le cose come stanno e, se è vero che il modulo più equilibrato ha prodotto una squadra un po’ più quadrata, almeno tatticamente, tuttavia i progressi nella zona nevralgica del campo e soprattutto nella fase terminale dell’azione purtroppo non si sono visti.