Un focus sul Cosenza

E col Catanzaro il primo match italiano in diretta facebook.

Lecce, Matera, Juve Stabia, Foggia e poi Cosenza. La classifica del girone C di Lega Pro chiarisce due punti. I Lupi guardano dalla cintola in su, dietro solo alle corazzate del campionato. Nonostante i risultati negativi, prima delle ultime due vittorie con Akragas e Messina, la squadra di Roselli fa baluardo riuscendo a collocarsi alla quinta posizione e (magari con qualche innesto a gennaio) definendola come quinta forza del girone. In secondo luogo, la squadra poteva ambire a qualcosa in più, se nel periodo estivo si fosse fatto uno sforzo aggiuntivo. E’ arcinoto, come il tecnico umbro ci abitui ad un calcio basato più sullo studio della fase avversaria, sull’arma del contropiede, senza indurre sul calcio spumeggiante il quale si ottiene con il tasso tecnico dei calciatori. Il Cosenza dispone di una rosa, in alcuni punti, diversa dalla scorsa stagione. A centrocampo si avverte l’assenza di un metronomo. Capece non ha impressionato, deludendo le aspettative. Causa la condizione fisica del centrocampista, mentre Ranieri (dell’Atalanta), è stato un crescendo lento. Gli screzi a centrocampo hanno influenzato il reparto difensivo, succube di tante marcature avversarie. Senza un argine al centro del gioco è dura gestire le folate avversarie. Ha ragione Roselli quando afferma “in due anni nessuna squadra più debole del Cosenza ha avuto un meglio piazzamento in classifica”, ma va ricordato anche come il D.T. Cerri spiegava “qui c’è un quinto posto da migliorare”. I dati parlano: il Cosenza ha già raggiunto quella posizione, ora, con un ragionato mercato di riparazione si può e si deve intervenire in quei reparti (centrocampo e difesa in primis) più bisognosi per rispettare gli obiettivi presi ad inizio campionato.

Novità del derby. A scanso di spostamenti dell’ultima ora, col Catanzaro si gioca il 22 (ore 14.30) e oltre la diretta di Sportube, è prevista la diretta Facebook sulla pagina ufficiale della Lega Pro. E’ la prima volta in Italia. Vero, le strade dell’innovazione passano, anche, da Cosenza. Ricordate quella partita all’Adriatico di Pescara degli anni ’90, dove i Lupi vincevano e al 96esimo pareggiarono i Delfini? A seguito delle proteste rossoblu, furono aggiunti i minuti di recupero in tutti i campionati, perché si doveva sapere entro quando l’arbitro decretava la fine degli incontri.