Gioia Rende, Rossini abbatte la Paganese (1-0)

Rossini piega la Paganese con un gol di rapina. Il Rende sale a 14 punti in classifica!

L’ordine ed il (quasi) cinismo. Di queste due componenti è formato il successo odierno del Rende. Forse cinismo non tanto, però quello che è servito nell’occasione della rete di Rossini. In altro discorso questa qualità è ancora manchevole alla truppa biancorossa. Però una cosa è certa: la geometria. Laaribi, coperto ai lati da Boscaglia e Rossini, ha potuto lavorare dispensando palloni per i compagni di squadra, molti dei quali non concretizzati (in questo caso è l’attacco ad essere astratto). Il centrale di centrocampo poteva contare sull’apporto sostanziale di Marchio (in particolare) e di Sanzone che, con lanci lunghi, superavano centrocampo e difesa per Vivacqua e Goretta, me entrambi hanno fatto cilecca davanti a Gomis.

Arriva il terzo successo tra le mura amiche e i 14 punti nella bisaccia biancorossa. E, come ogni gara, c’è stato un miglioramento. Il Rende dimostra di essere ogni volta squadra dotata di una determinata identità. Produzione del gioco? Presente. Concretizzazione sotto porta? Saltellante. La vittoria contro la Paganese, meccanica e imprecisa con le conclusioni, è pervenuta per mano di un difensore, mentre l’attacco ha molto sprecato quello che dalla cintola in giù (Laaribi, col sostegno di Boscaglia e Rossini, Marchio e Sanzone) il Rende creava.

Ancora 3-5-2 per il Rende di Trocini. Rispetto alla gara di Bisceglie, l’unico cambio operato dal tecnico biancorosso riguarda il centrocampo. Dentro Rossini, fuori Franco. La regia del gioco è affidata a Laaribi. In avanti, fermo ancora Ricciardo, composta la coppia Actis Goretta e Vivacqua. Massimiliano Fava sulla trincea opposta risponde utilizzando il 4-3-3. Il trio di centrocampo è formato da Tascone, Carcione e Besaja, mentre quello offensivo da Scarpa, Regolanti e Cesaretti.

CRONACA. Il Rende ha subito due occasioni nei primi sette minuti di gioco. Prima Marchio lancia Vivacqua solo davanti a Gomis, ma il cosentino non è perfetotto e manca l’appuntamento col gol. Dopo ci provano in serie lo stesso Vivacqua e Rossini (assist di Viteriti), entrambi i tiri, sono, però, murati dalla retroguardia campana. Al 10’ azione fotocopia: Marchio inventa per Vivacqua, ma il tiro del centravanti viene deviato in corner. Al 13’ è Laaribi a scaldare i guantoni di Gomis su calcio d’angolo dai venti metri, il portiere ospite si distende e rinvia a lato. Al 22’ per i biancorossi si presenta un’altra ghiotta azione di gioco: Goretta lanciato solo davanti a Gomis spara sul portiere. Vicino alla sua prima marcatura stagionale il centravanti di Sant Martin.

I biancorossi cercano di scardinare le linee campani con lanci lunghi provenienti dai suoi difensori, il solo Marchio ne effettua 3, per i piedi degli attaccanti. Qualcosa questa tipologia di gioco la produce. In due attimi, come segnalato sopra, Vivacqua non riesce a superare Gomis e in un’altra occasione, Goretta si divora il suo primo gol stagionale. La Paganese sta nella fantasia degli esterni. Infatti, il primo squillo arriva dal destro di Cesaretti. Ma per il resto, è tutta astrazione.

La Paganese si rende per la prima volta seriamente pericolosa al 28’ con la conclusione di Cesaretti, Forte è bravo a controllare in due tempi mandando la palla in corner. Ma è il Rende a farla da padrone: 36’ tiro di Viteritti bloccato da Gomis. Nuovamente al 40’ ci riprova di nuovo Viteritti ma il tiro è telefonato tra i guanti del portiere avversario.

STALLO. Nella ripresa, la gara è riaperta da un pallone calciato da Della Corte che termina alto sulla porta difesa da Forte. L’estremo difensore di casa si ripete mettendo una pezza al minuto 11’ sulla botta ravvicinata di Cesaretti, il quale aveva raccolto un lancio proveniente dalla destra del centrocampo. I padroni di casa rispondono al 14’ con Actis Goretta: il centravanti argentino, servito da Viteritti, in semirovesciata viene murato. Seconda occasione fallita per realizzare la prima marcatura. Mentre si segnala questa azione, Laaribi al 15’ st impegna seriamente Gomis con una conclusione dalla lunga distanza. La partita non si sblocca. Il canovaccio è il seguente: biancorossi conduttori del gioco, campani accorti e pronti a ripartire in contropiede.

SBLOCCA ROSSINI. L’equilibrio viene rotto al 18’ st. Laaribi dal corner mette al centro un pallone che viene arpionato da Rossini e deviato in rete. Al 20’, potrebbe arrivare anche il raddoppio. Laaribi spara dai 17 metri (calcio di punizione) con Gomis che devia in corner.

Gli ospiti rispondono al 24’ st realizzando la terza azione pericolosa del match. Ngamba, entrato al posto di Bensaja, viene servito da Carcione e, approfittando di uno spazio nei ranghi difensivi rendesi, prova la conclusione, ma il pallone tocca l’esterno della rete.

DOV’E’ LA PRECISIONE? Dalla mezz’ora in poi il Rende mostra la stanchezza della gara lasciando la manovra del gioco alla Paganese. La squadra di Favo si mostra troppo meccanica e goffa nel gestire il pallone. Inoltre le conclusioni lasciano a desiderare. Un paio di palloni dispersi al di fuori dell’impianto sportivo e altri terminati a lato, non un pericolo reale per Forte. (Giulio Cava)