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“La guerra di Piero” continua a Catanzaro
Domenica l'atteso derby al Ceravolo.
“La guerra di Piero”, riprendendo il titolo della canzone di Fabrizio de Andrè, proseguirà domenica nella partita madre per Cosenza e Catanzaro. Per Braglia che in passato giocò sia da giocatore che da allenatore con la casacca delle Aquile giallorosse. Da calciatore condusse una serie di stagioni nel capoluogo di regione dal 1978 fino al 1984 timbrando 142 presenze e 4 reti, mentre da mister guidò la squadra catanzarese dapprima nell’allora Serie C1, nella stagione 2003-2004 culminata con la promozione in Serie B e poi in cadetteria dove venne esonerato dopo 5 giornate di campionato (al suo posto subentrò Luigi Cagni a sua volta licenziato al 25esimo turno e sostituito da Bruno Bolchi). Tuttavia, non incontrò mai i Lupi nel derby calabrese. Dunque, domenica sarà l’esordio assoluto. “Qui ci tengono tutti, la partita è importante – afferma Braglia -. Io lavoro per il Cosenza. Ah volte sento cose ridicole, noi siamo pagati per fare il meglio. Nella mia carriera non rinnego nulla, ma ora devo fare il bene del Cosenza. I derby non sono mai scontati, lo sapete. E’ chiaro che ci sarà tanto entusiasmo a Catanzaro. La partita sarà equilibrata. Noi dovremmo fare la nostra continuando e migliorando la condizione attuale”.MOMENTO. Braglia è convinto che il Cosenza abbia acquisito una base su cui edificare l’immediato futuro di questa season: “Noi abbiamo una base, chi sta meglio gioca, chi ha idee in certo modo gioca. Le porte sono aperte a tutti – dice il trainer rossoblu -. Ogni allenamento mischio le carte per coinvolgere ogni calciatore. Poi sono qui da un mese e mezzo. C’è da migliorare nella personalità. Le squadre forti hanno un’identità, noi ancora facciamo fatica. Se lo diceva anche Fontana? Io vedo tanta motivazione negli allenamenti, ovviamente senza scendere alla cattiveria, altrimenti li mandiamo via. Mi fanno piacere che vogliono mettersi in mostra e vincere i contrasti”. FORMAZIONE. “Non c’ho capito nulla…”, dice ironico il tecnico e alle domande dei cronisti aggiunge “il modulo lo mostrerò domenica. Mungo? Non credo che abbia un problema grave. Se c’è… se lo fascia. Secondo me sarà disponibile. Per quanto riguarda gli attaccanti, sono ragazzi che si impegnano. Nel calcio succede l’imponderabile, uno si trova in un periodo che non riesce a centrare la porta… si spera che non duri per molto”. Infine, occhio agli avversari: “Il Catanzaro, a quanto ho capito, dovrebbe cambiare qualcosa, la difesa a 4 con Riggio sulla destra. Noi cercheremo di adattarci”.