Il cuore grande di Cosenza

 La bellissima cavalcata del Cosenza che ha portato alla promozione in serie B non può e non deve essere salutata solo come un successo sportivo ma anche, e forse soprattutto, come un momento che ha consentito ad una intera città, accomunata da una "fede" calcistica, di riscoprirsi unita come popolo

Una città intera che si raccoglie attorno ai suoi colori. Cuore, rabbia, gioia, passione che si trasformano in festa grande. La bellissima cavalcata del Cosenza che ha portato alla promozione in serie B non può e non deve essere salutata solo come un successo sportivo ma anche, e forse soprattutto, come un momento che ha consentito ad una intera città, accomunata da una “fede” calcistica, di riscoprirsi unita come popolo. Un popolo che ha gioito e festeggiato insieme… grandi e piccini, famiglie e ragazzi, tutti “segnati” con i colori rossoblù, tutti pronti ad esultare, a inneggiare, a strombazzare. Tutti con lo stesso cuore e la stessa passione.È stata una festa ordinata nel suo meraviglioso disordine. Una festa che a molti ha fatto sospirare: “ma c’è davvero tutta questa gente a Cosenza!”. Perché il fiume di persone che dalle case dove erano assiepati davanti ai televisori, ai pub e locali trasformati in club sportivi, si è riversato su Corso Mazzini e Piazza Bilotti, è stato uno dei tanti segni di come e di quanto questo traguardo fosse atteso e sognato da troppo, da tutti. E, allora, dai fedelissimi che hanno pacificamente invaso Pescara ai tifosi di sempre e a quelli dell’ultimo minuto che si sono lasciati contagiare da questo entusiasmo, auguriamo che lo slancio di passione verso questi colori e verso questa città continui ad infiammare i cuori, a farci sentire un popolo capace di lottare e di gioire insieme. Non so se questo, come già qualcuno ha scritto, sarà per Cosenza un nuovo Rinascimento sportivo, ma di sicuro abbiamo dimostrato di avere il cuore e il coraggio per realizzare quelle imprese che danno slancio e orgoglio ad una città e ad un intero territorio.