Il Cosenza torna alla vittoria e allunga in classifica.

Nella ripresa Sciaudone e Bruccini sbrigano la faccenda Cremonese. 3 punti valevoli la dodicesima posizione.

Ancora Sciaudone, ancora il centrocampo rossoblu è decisivo. Il Cosenza batte un’evanescente Cremonese agguantandola in classifica a 27 punti (12esimo posto)) e, grazie all’operazione ribaltone del Lecce sul Livorno (perdeva 2-0) con gli ex La Mantia (doppietta) e Arrigoni, ricaccia indietro la zona rossa attualmente distante 6 punti. Dopo un primo tempo confuso, nella ripresa Palmiero e Sciaudone fanno confluire lo spirito del Lupo a tutto il branco. L’ex Novara si costruisce quasi da solo (l’assist è di Baez) il goal del vantaggio, mentre Bruccini non commette l’errore di Litteri silurando il fu portiere del Cosenza di Cappellacci Nicola Ravaglia. Una vittoria consolatrice, ma non del tutto. Al termine dei 90 minuti, Braglia se ne esce con una rosa ridimensionata: squalificato Baez, fuori per infortunio Corsi e Idda e con un pò di calciatori neanche al 50 per cento di condizione, la trasferta di Perugia si prospetta come una tra le più complicate della stagione, al di là della qualità della squadra di Nesta.

Le scelte degli allenatori.

Scelte quasi obbligate per Piero Braglia. Litteri viene mandato in campo al centro dell’attacco (ai lati ci sono Embalo e Baez). Rastelli risponde per le rime: Piccolo-Strizzolo-Strefezze sono le frecce offensive della squadra grigiorossa.

Succede di tutto.

Primo tempo contrassegnato da vari avvenimenti: Litteri sbaglia il rigore del probabile vantaggio, presentandosi non nel migliore dei modi difronte al suo nuovo pubblico (seppur in dimensioni ridotte a causa della protesta del tifo organizzato al quale hanno mostrato il proprio sostegno i sostenitori lombardi); si infortunano nel Cosenza Corsi ed Embalo, riducendo numericamente ad una pattuglia al rosa a disposizione del mister nativo di Grosseto. Il bilancio nel secondo tempo peggiore con l’uscita forzata di Idda e l’espulsione di Baez (oggi Braglia ha dovuto adeguarsi ai condizionamenti della gara non potendo predisporre cambi in chiave tattica, ma solo dettati dagli avvenimenti); la Cremonese rimane in 10. Terranova, calciatore noto per lo spirito guerresco, reagisce in modo intenzionale su Baez. Rosso diretto e giallo per l’uruguagio. Per quel che concerne la cronaca della partita, sul taccuino sono segnate azioni tutte fabbricate dalla cooperativa rossoblù. Il modo con le quali sono state create non è differente. Solite sovrapposizioni laterali coordinate dal trio dei centrocampisti, con le ali predisposte allo dispersione del muretto ospite. Oltre all’occasione del rigore (19’, scaturito da una deviazione col braccio di Caracciolo su un tiro di Baez), al 25’ Idda sfiora la traversa con la testa, al 30’ Sciaudone fa la sponda per Litteri ma il colpo dell’ex calciatore del Venezia termina alto. Prima della pausa, e dell’accensione dei nervi in campo, Bruccini al 32’ colpisce un legno.

Sempre più DS16.

Litteri ha sulla mente il rigore sbagliato e una serie di occasione buttate alle ortiche. Una partita non di certo qualifica interamente quella che è la qualità effettiva di un giocatore. Litteri deve ancora scontare il rientro da patemi fisici-mentali non proprio confortanti. In assenza di arieti, come 2 settimane fa, Daniele Sciaudone veste gli abiti di centravanti aggiunto. Al 12 guadagna un calcio di punizione a sinistra dell’area di rigore. Baez gli restituisce la sfera un attimo dopo e lui insacca emulando nuovamente Cristiano Ronaldo, sperando che l’eccesso di imitazione non spinga il portoghese della Juventus a consultarsi con i suoi legali. Detto a mo di scherzo ovviamente. Tornando seri, è il centrocampo l’asso portante di questo Cosenza. Falcidiato in attacco e in parte in difesa, quello intermedio è il faro a cui i naviganti. Se il centrocampo è la bussola, Perina è il timoniere abile a levare il veliero sfilano dagli scogli. Monumentale la sua parata alla botta ravvicinata di Renzetti.

Bruccini non sbaglia.

La parata del portierone rossoblu risollevano il Cosenza. Al 39’ Dermaku sale a vedere il cielo, ma il suo tiro vede il palo. Passano 4 minuti e Rondanini ripete il vizio di Caracciolo: deviazione con le mani e rigore per il Cosenza. Dal dischetto Bruccini è freddo, botta forte sulla destra di un Ravaglia immobile

Foto di copertina pagina Facebook ufficiale Cosenza Calcio