“Cronache di Devonia” presentato al XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino

Il volume dello scrittore Ugo Amendola sarà disponibile anche in formato e-book pubblicato dalla casa editrice calabrese Teomedia

Prosegue l’avventura letteraria dello scrittore cosentino Ugo Amendola che, dopo una serie di conferenze tra Cosenza e provincia, giovedì sera ha presentato il suo romanzo d’esordio “Cronache di Devonia” nel corso della prima giornata del XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino. Com’è noto, si tratta di una delle più importanti iniziative, a carattere appunto internazionale, del mondo dell’editoria per fa conoscere e unire scrittori, editori e lettori.

“Cronache di Devonia” è una serie di fantascienza distopica, ambientata a Devonia, un mondo lontano nel tempo e nello spazio dalla Terra, dove quasi tutta la popolazione è governata da una realtà governativa chiamata “La Federazione” che, millantando la necessità di mantenere la pace e l’ordine sociale, schiavizza gli uomini spingendoli a un esasperato consumismo, controllandoli attraverso sofisticatissimi e invasivi strumenti tecnologici, e ottenebrando la loro capacità di giudizio attraverso le droghe. Il tutto per “il il bene del popolo” dice la Federazione, ma in verità per il bene (leggasi “potere”) della Federazione stessa. Alcuni individui però, formeranno un’associazione per cercare di sovvertire le sorti di Devonia. Partono così “Fascicolo 26-84” e “L’uomo venuto dal mare”, rispettivamente un racconto e un romanzo breve, che compongono i primi due capitoli della “Cronache”. Al Salone del Libro, Amendola ha presentato una sorta di seconda edizione del libro, questa volta in formato e-book e pubblicato dalla casa editrice calabrese Teomedia (https://www.teomedia.it/product/cronache-di-devonia/ ). La versione cartacea, invece, è edita da “Ed. Insieme”. Nel corso della presentazione, Amendola ha dialogato con Giovanni Canadè e un foltissimo pubblico, ricostruendo, tra l’altro, la genesi del suo romanzo, con particolare riferimento ai maestri del genere cui è “debitore” come Orwell e Huxley e i punti di contatto tra le fantasia di Devonia e la geopolitica attuale. A conclusione dell’incontro, lo scrittore ha anticipato l’imminente pubblicazione del secondo capitolo del ciclo devoniano.